resoconti dai
cortei: Tiburtina | Esedra
| Ostiense
interventi dal palco: G.
Strada | G. Rinaldini | G. Epifani | Delegati
la Cassa di resistenza
in piazza
San Giovanni.
interventi musicali:
- Quartetto urbano, accompagnato
alla chitarra da Gabriele Modigliani.
- Giovanna
Marini
interviste:
- Cristian e Claudio di Fincantieri di Riva Trigoso
- Corrado della Getrag di Bari
- Giuseppe e Antonio della Bosch
di Bari
- Michele
della Acciai speciali Terni
-
Marco della Bonetti
di Garbagnate milanese
- Lucio
della Carlo Raimondi di Legnano (Mi)
- Alessio
della Alcoa di Venezia
-
Domenico
Avio di Pomigliano d'Arco
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Giuseppe e Antonio della Bosch
di Bari
Antonio e
Giuseppe, un operaio anziano e uno più giovane, insieme a manifestare per il
contratto e per la democrazia, per la tutela dei loro diritti.Vengono da Bari,
in fabbrica (1.800 dipendenti, di cui 1.200 giovani) non hanno ancora iniziato
le assemblee per aprire la vertenza sul precontratto perché impegnati in altre
lotte, ma ora sono pronti.
Antonio
- Tra poco anche alla Bosch inizieremo la battaglia per conquistare il
precontratto, finora non l’avevamo fatto perché ci siamo trovati a dover
affrontare il problema dell’armonizzazione di due stabilimenti, il vecchio
Sistemi frenanti e il nuovo Common rail. Però nello stabilimento la volontà e
la forza di fare un precontratto a prescindere dall’appartenenza sindacale,
c’è, perché i nostri stipendi sono veramente da fame. Oltre a questo, non ci
piace la mancanza di democrazia, noi vogliamo che venga attuata: voce ai
lavoratori! Non sono solo le segreterie o i componenti delle organizzazioni
sindacali a poter decidere del futuro dei lavoratori,
i lavoratori contano. Fim e Uilm per la seconda volta, nonostante i
lavoratori si siano espressi in modo contrario al loro accordo sul contratto,
hanno continuato a prendere decisioni senza consultarci, però – ripeto –
nei prossimi giorni inizieremo altre forme di lotta per rivendicare quello che
ci è stato tolto. E per questo è importante essere qui oggi, per ribadire il
nostro diritto a un contratto di lavoro democratico.
Giuseppe
- Da noi ci sono due realtà: i Sistemi frenanti, presenti dal 1970, e il Common
rail, che si è sviluppato 5 anni fa circa. Il problema del precariato si sente
maggiormente proprio al nuovo stabilimento, dove ci sono molti lavoratori
precari assunti tramite le agenzie interinali, anche per il solo weekend, tutto
quanto è precariato. Con l’armonizzazione dei due stabilimenti si è cercato
di mettere tutti quanti sullo stesso livello, perché la differenza si vede
soprattutto sul salario, sulle maggiorazioni, sulle festività. Le maggiorazioni
notturne da me – io lavoro ai Sistemi frenanti – sono pari al 60%, al nuovo
stabilimento sono del 33%, è una differenza molto grande. Ci sono giovani che
alla Bosch stanno lavorando da tre anni come precari, giovani che vengono
chiamati addirittura a lavorare per poche ore al giorno: sono stanchi, bisogna
dar loro un futuro, perché gli anni passano e non possono fare nessun progetto,
non hanno sicurezze.
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