Termini Imerese
Le pagine della Fiom regionale Sicilia dedicate allo stabilimento di Termini Imerese (Pa) www.cgil.it/fiom.sicilia/fiat.htm
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Riuscita la mobilitazione negli stabilimenti della Fiat. Tanta solidarietà intorno alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno scioperato. Dati dello sciopero dell' 11 ottobre 2002 Arese: presidio al Balocco in occasione della presentazione della nuova Fiat 164 gta. Lo sciopero, invece, è fissato per lunedì 14 ottobre, con il rientro di tutti i lavoratori dalla Cassa integrazione. Pomigliano: lo sciopero ha avuto una adesione media del 65% (76% tra gli operai). Nelle 4 ore di sciopero sono state prodotte il 40% delle automobili. Nel 2° turno (17-22) lo stabilimento è praticamente vuoto. Alla Fiat Avio, dove lo sciopero non era stato proclamato, i lavoratori sono usciti un'ora prima. Termini Imerese: un corteo con tutti i lavoratori di Fiat e indotto è partito dallo stabilimento Fiat percorrendo a piedi tutta l’autostrada fino alla città da dove, insieme a 6.000 studenti che lo aspettavano, ha ripreso la via del ritorno verso lo stabilimento (circa 10.000 persone). Cassino: lo sciopero ha riguardato il 2° turno (dalle 10 alle 14). L’adesione è stata di circa il 75%. Molti lavoratori, all’uscita, si sono fermati ad ascoltare il comizio tenuto davanti alla fabbrica da Gianni Rinaldini. Mirafiori (Torino): lo sciopero, nonostante ci siano migliaia di lavoratori in cassa integrazione (ferma la produzione dei modelli Marea, Libra e Multipla), ha avuto percentuali di adesione in tutti gli stabilimenti tra l’80 e il 90% e addirittura oltre per Comau, Marelli e Teksid. Il fermo ha riguardato il 1° turno e davanti alla porta 5 c’è stata una manifestazione con 3.000 lavoratori. Ferme anche alcune aziende della componentistica non solo di Torino ma anche dell’astigiano.
Fiat/Termini Imerese, 9 ottobre 200220.000 in corteo contro la prospettiva di chiusura del più grande stabilimento industriale della Sicilia occidentale che da 32 anni dà lavoro a migliaia di metalmeccanici. I 3.500 operai della Fiat di Termini Imerese e di tutto l’indotto significano 3.500 famiglie, significano un intero paese. Per questo al fianco degli operai sono scesi tutti a manifestare, i negozi chiusi, le scuole deserte, persino il comune è occupato da due giorni dal consiglio comunale. Da lunedì gli operai si sono fermati, sono tutti impegnati in un presidio permanente davanti alla Fiat e oggi questa grande manifestazione, dopo la quale è cominciata l’attesa per sapere quale sarà il piano proposto dalla direzione della Fiat ai sindacati. Ma non c’è un grande ottimismo come appare chiaro dalle parole di Roberto Mastrosimone, operaio e delegato della Fiom: “Buono che ci và, siamo rovinati”. Intanto Claudio Sabattini, segretario generale della Fiom Sicilia, ha auspicato la necessità di uno sciopero generale di tutti i meccanici come unica alternativa a questa situazione. Eventualità che sarà valutata nelle prossime ore. Gli esuberi dichiarati dalla Fiat
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