- Sabattini ai 250.000 di piazza San Giovanni: “Con l’unità proseguiremo la lotta”.

- Comunicato stampa. Pieno successo dello sciopero dei metalmeccanici indetto dalla Fiom.

- Tabella riepilogativa di adesione allo sciopero.


Comunicato stampa

Sabattini ai 250.000 di piazza San Giovanni: “Con l’unità proseguiremo la lotta”

“Noi lottiamo perchè tutti i metalmeccanici possano votare sul proprio contratto. Lottiamo perchè tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori possano esprimere un voto vincolante sugli accordi che li riguardano. Questa battaglia la facciamo per tutti. E se nel momento in cui ognuno di voi, pensando a se stesso, lotta anche nell’interesse di tutti gli altri lavoratori, questo vuol dire che voi siete insostituibili.”

A pronunciare queste parole è stato Claudio Sabattini, segretario generale della Fiom, rivolgendosi alle oltre 250 mila persone che hanno affollato piazza San Giovanni al termine della manifestazione nazionale, momento culminante dello sciopero generale indetto per oggi dai metalmeccanici Cgil.

Tre cortei hanno attraversato le vie della Capitale: oltre 80 mila dalla stazione Ostiense, altri 80 mila da piazza della Repubblica e più di 70 mila dalla stazione Tiburtina fino a piazza San Giovanni dove si sono aggiunte lavoratrici e lavoratori di altre categorie, pensionati, giovani ed esponenti di partiti, associazioni e movimenti democratici.

“Dopo l’accordo separato del luglio scorso – ha proseguito Sabattini – abbiamo chiesto di fare un referendum che consentisse appunto ai dipendenti delle imprese che applicano il contratto Federmeccanica di esprimersi su quell’accordo. Di fronte a giudizi diversi, la via del referendum era, secondo noi, la via per non dividere le organizzazioni sindacali. Ma non tutti lo hanno capito. Chi ha impedito l’effettuazione del referendum ha anche impedito la ricostruzione dell’unità tra i sindacati della categoria.”

“La nostra battaglia – ha aggiunto Sabattini – non è contingente. Noi sappiamo che non raggiungeremo l’obiettivo di un contratto migliore in pochi giorni. Per la Confindustria e per il Governo, i lavoratori non devono più avere diritti. E’ questo il vero significato dell’attacco che è stato lanciato contro l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.”

“A chi pensa – ha detto ancora Sabattini - che questa sia una fase transitoria, noi diciamo che l’attacco che il padronato e il Governo portano ai diritti sindacali, e più in generale ai diritti dei lavoratori, non è destinato a fermarsi. Al contrario. Per il padronato italiano l’epoca delle grandi conquiste del movimento operaio è finita. Se vogliono affrontare questa situazione i metalmeccanici non lo possono fare da soli. Tutte le forze sindacali devono essere con noi. Questo è l’unico modo per battere i padroni e il Governo in un momento come questo che è sicuramente uno dei momenti più difficili della recente storia italiana.”

“Quando i padroni vogliono dettare legge – ha concluso Sabattini - lavoratori e sindacati devono trovare la forza dell’unità. Perchè è solo dall’unità che può partire una riscossa. Quella riscossa che tutti noi vogliamo.”

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 16 novembre 2001


Comunicato stampa

Pieno successo dello sciopero dei metalmeccanici indetto dalla Fiom

Pieno successo dello sciopero generale dei metalmeccanici indetto dalla Fiom-Cgil: lo attestano i dati che stanno arrivando da tutta Italia al centro nazionale di Roma. Infatti, per quanto riguarda gli scioperi effettuati in mattinata, il dato medio nazionale dell’adesione all’iniziativa di lotta è pari al 75%.

In particolare, secondo i dati pervenuti alla Fiom entro le ore 15.00 di oggi, si segnalano gli ottimi risultati registrati in alcune delle fabbriche più significative di diverse zone del Paese. Lo sciopero ha toccato il 100% alla Bertone, al Comau Robotica e alla Sandretto di Collegno (Torino), alla Danco di Settimo Torinese, all’Alfa Acciai e alla Beretta di Brescia, all’Acciaierie Venete di Padova, alla Turitalia di Vicenza, alla Belleli e alla Marcegaglia di Mantova, alla Bonfiglioli e alla Minarelli di Bologna, alla Fox Bompani e alla Fava di Ferrara, alla Sielte di Roma, al Comacel di Latina.

Ottime percentuali anche alla Ocean di Brescia (97%), alla Stanga Firema di Padova (97%), all’Agritalia di Rovigo (95%), alla Breda Menarini di Bologna (95%) e alla GD, sempre di Bologna (95% tra gli operai e 75% tra gli impiegati), alla Abb di Legnano (91%), alla Marelli Illuminazione di Grugliasco (Torino, 90%), alla Fergat e alla Lear di Collegno (Torino, 90%), alla Campagnolo di Vicenza (90%), all’Arcotronix di Bologna (90%), alla Berco di Ferrara (90%), alla Casadei di Rimini (90%), alla Zanussi di Firenze (90%), negli appalti del Petrolchimico di Siracusa (90%).

Ottimi risultati anche nel gruppo Fincantieri. In particolare, 97% di adesioni nel cantiere di Porto Marghera, dove hanno scioperato anche i lavoratori delle ditte di appalto. Lo stesso risultato alla Fincantieri di Ancona. Buono anche il risultato della Fincantieri di Monfalcone: 80%.

Nel gruppo Fiat si sono avuti risultati particolarmente positivi. Percentuali di adesione allo sciopero tra il 50 e il 60% a Mirafiori e a Rivalta (Torino) e alla Fiat Hithaci di San Mauro Torinese. L’Iveco di Brescia ha scioperato al 78% e quella di Suzzara (Mantova) all’81%. La New Holland di Jesi al 70%. La Fiat Auto di Cassino al 48%. La Sevel della Val di Sangro al 60%. La Fiat Auto di Pomigliano d’Arco all’80%. La Fiat Auto di Termini Imerese al 70%. Bloccata la produzione anche alla Sata di Melfi.

Risultati significativi anche alla Zanussi di Porcia (Pordenone, 75%), all’Alcoa di Venezia (85%), alla Fiamm di Verona (86%), alla Piaggio di Pontedera (Pisa, 80%), alla Sielte in Calabria (oltre il 90%).

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 16 novembre2001

 

Regione

Territori

% adesione allo sciopero

abruzzo

 

sevel 4500 dip 60%, idroalluminio 200 dip 80%, honiwell 500 dip 80%, san marco 150 dip 90%, pierburg 200 dip 80%, arvil 200 dip 80%, deco 150 dip 80%, metallurgica adriatica 200 dip. 80%, data sud 200 dip 80%.  

abruzzo

chieti

denso ex magneti marelli 70% operai,

basilicata

 

fiat sata melfi bloccata la verniciatura primo turno,

calabria

 

sielte 98-99% è entrato qualche impiegato, omeca scioperato solo fiom 20-25%,

campania

pomigliano

fiat auto 80% primo turno,

emilia

bologna

demm 400 dip 85%, arcotronics 900 dip. 90%, breda menarini 95%, GD 1500 dip 95% operai impiegati75%, minarelli 370 dip 100%, bonfigliol i 450 dip. 100%, nuova mgt 25 su 40 dip, artigiana gd 3 su 3, sia 60 dip su 70

emilia

ferrara

berco 2500 dip 90, fox bonpani 600 dip 100%, fava 300 dip 100%

emilia

reggio emilia

emac 470 dip chiusa, dover confapi 90%, lombardini 1200 dip 75%, comer 85%, tecnogas 90%,

Emilia

rimini

scn 2000 dip 80%, casadei 300 dip 90%.

friuli

monfalcone

fincantieri 80%,

friuli

pordenone

zanussi porcia primo turno 75% (l’azienda non è riuscita a organizzare il secondo turno)

friuli

trieste

wartsila 90% op. 50% imp,

lazio

cassino

fiat cassino 40% primo turno

lazio

latina

yale 80%, comocel 100%, delfo 75%

lazio

roma

zona tiburtina 80%,eds roma 75%, sielte 100%,omnitel call center bloccato, tiburtina chiuso per sciopero e corteo

lombardia

brescia

ocean 90%, iveco 78%, beretta 75, alfa acciai 97%

lombardia

legnano

franco tosi 72%, DBB 91%,

lombardia

mantova

iveco suzzara 81% (produzione standard 250 veicoli al giorno oggi 11 veicoli), belleli 100%, marcegallia 100%

marche

 

merloni 65-70% in funz 1 linea su 3  e 2 su 6 (roccaforte fim)

marche

ancona

fincantieri 90% anche le ditte di appalto,

marche

jesi

fiat jesi 70%,

piemonte

collegno

bertone 100% spenti gli impiAnti, sandretto 100%, fergat 90% entrati solo 30 impiegati, comau robotica 100% operai, lear 90%,

piemonte

grugliasco

pininfarina 85%, marelli illuminazione oltre il 90%

piemonte

torino

mirafiori e rivalta 50/60% con punte oltre il 60 tra gli operai, fiat hitachi 50% tra gli operai, danco settimo torinese 100%,

sicilia

siracusa

petrolchimico 90%,

sicilia

termini im

fiat termini im. 70% operai (dato fiat 36%)

toscana

firenze

zanussi 90%, piaggio pontedera 80-90%,

Toscana

livorno

tutto l’indotto auto livornese (4 fabbriche importanti) 90%

umbria

terni

asi 70%, asp (3 az. acciai speciali) 90%, medie aziende zona terni 75-80%,

umbria

Perugia

Black e Decker 95%, Emu di Masciano 95%,  Tomassini Bus 100%, IMs spoleto 80%, Nardi oltre il 95%

veneto

belluno

zanussi mel 78%

veneto

marghera

fincantieri porto marghera 97% dato importante,

veneto

padova

stanga firema 97%, acciaierie venete 100%, stangati-berga 83%, carraro padova 82% 2F. 87%,

veneto

rovigo

agritalia 95%,

veneto

treviso

de longhi 73%, zorzi 80%, berco 78%

veneto

venezia

fincantieri 97% + aziende di appalto, alcoa 85%,

veneto

verona

biasi fonderie 73%, riva acciaieria 76%, bonferraro smeg 83%, fiamm VERONELLA 86%, bertolaso 83%,

veneto

vicenza

campagnolo 90%, baxi 65%, turo italia 100%, fiamm montecchio 62%, fonderie 73%, riva acciaieria 76%, bonferraro smeg 83%, fiamm lunigo 86%, bertolaso 83%, lowara 75%, valbruna 71%, beltrame 82%, polidoro 86%