- Appoggio della Flai-Cgil allo sciopero dei metalmeccanici
"La segreteria nazionale della Flai-Cgil dichiara il proprio totale appoggio alla iniziativa della Fiom.
Il gravissimo attacco al Ccnl, al recupero del potere d'acquisto dei salari e alla politica dei redditi voluto dalla Confindustria e da questo governo di destra, prefigura un sistema di relazioni conflittuali a cui non ci dobbiamo sottrarre.
La segreteria nazionale invita tutte le strutture regionali e territoriali e gli iscritti alla Flai-Cgil a partecipare allo sciopero e a manifestare con i lavoratori metalmeccanici."
 
- Cgil-NIdiL aderisce allo sciopero dei metalmeccanici
"si tratta, ancora una volta, di uno sciopero non unitario, dopo a firma separata di Fim ed Uilm del rinnovo biennale economico del contratto nazionale, che richiede il massimo sforzo di tutte le strutture della Cgil,  NIdiL compreso, per la sua piena riuscita".
 
- Ordine del giorno approvato dai congressi dei Democratici di sinistra di Roma (3 novembre) e del Lazio (10 novembre)
Lo sciopero generale indetto dalla Fiom-Cgil per il 16 novembre 2001 acquista ragioni non solo come semplice rivendicazione economica, ma soprattutto perché si batte per la difesa di un modello negoziale che Federmeccanica e governo vorrebbero cambiare, in un senso restrittivo del potere contrattuale dei lavoratori e del sindacato confederale.
La vertenza dei meccanici, dunque, si pone l’obiettivo di restituire certezze all’esercizio democratico.
E’ con queste considerazioni che riteniamo che in assenza di un accordo tra le confederazioni sindacali, siano sempre i lavoratori, attraverso la consultazione e un voto, a decidere sui propri destini.
E’ necessario colmare un vuoto legislativo, che deriva dalla mancata approvazione della legge sulla rappresentanza, e per questo chiediamo l’impegno a riprendere in Parlamento e nel paese, la battaglia interrotta per definirne le regole.
E’ con queste motivazioni che impegniamo il congresso e il partito romano a partecipare alla manifestazione dei meccanici che si terrà a Roma il 16 novembre p.v. 
 
- Ics (Consorzio italiano di solidarietà – coordina oltre 100 organizzazioni, tra cui Arci, Acli, Associazione per la pace, Legambiente, Uisp, Lila, Pax Christi, Gruppo Abele, Anpas ecc.) ... per la giornata del 16 novembre e per la riuscita della manifestazione di Roma.
Siamo a fianco dei lavoratori metalmeccanici, delle loro lotte e rivendicazioni. Sosteniamo sempre chi si batte per i diritti del lavoro e dei lavoratori. La difesa della libertà e del lavoro per i lavoratori metalmeccanici è parte dell’impegno per la giustizia sociale, la democrazia, la solidarietà nel nostro paese (...)
La vostra lotta rinnova la tradizione migliore del movimento operaio che nella sua storia ha saputo unire le lotte sociali con quelle per la difesa della democrazia e contro la guerra. E chi si impegna per la pace, la solidarietà e la nonviolenza non potrà che continuare a farvi sentire il proprio sostegno.
- Arci 
"(...) La lotta della Fiom è giusta e importante. Riguarda i lavoratori metalmeccanici, e contemporaneamente si rivolge all'insieme delle politiche dei diritti dei lavoratori. Chiama in causa gli stessi diritti di cittadinanza.
Il poter decidere liberamente - con un referendum legittimo, chiesto da 350 mila lavoratori - non può essere insabbiato da bizantinismi: state parlando di democrazia, state parlando del valore del lavoro. Quel lavoro su cui si fonda la nostra stessa Repubblica (...)"
 
- Spi-Cgil
"...lo Spi-Cgil di Roma e del Lazio aderirà alla manifestazione del 16 novembre p.v. con la partecipazione di 9 pullman."
 
- Filt-Cgil
"(...) Lo sciopero nazionale e la manifestazione a Roma indetta dalla Fiom-Cgil per un vero contratto nazionale e per affermare il diritto dei lavoratori di esprimere come il referendum la loro opinione, ci vedrà impegnati per garantire la partecipazione di una folta delegazione della Filt.
Molti settori del trasporto (Fs - Appalti ferroviari - Trasporto aereo) sono impegnati nel respingere attacchi pesanti della Confindustria e delle controparti che negano il diritto a rinnovare il contratto e le condizioni di vita e di lavoro.
Per questo il 16 saremo con la Fiom-Cgil."
 
- Fism (Federazione internazionale sindacati metalmeccanici)
"Inviamo il saluto caloroso della Fism a questa vostra giornata di lotta.
E’ particolarmente importante  che oltre ai temi contrattuali, siano al centro della vostra azione anche quelli della Pace e della solidarietà internazionale.
Viviamo un periodo estremamente difficile e rischioso. Mai come in questo momento possiamo verificare quanto la violenza contro innocenti sia nemica dei lavoratori e di quanti aspirano ad un mondo  di giustizia e di rispetto della persona umana."
(...) Occorre dare soluzione ai troppi problemi sociali e politici che fanno di questo mondo un mondo malato.
(...) Il sindacato è sempre stato nella sua storia un punto di incontro per culture diverse. So che la Fiom dedica particolari sforzi per organizzare e dare tutela ai lavoratori immigrati in Italia. E’ questa la migliore azione contro il razzismo che minaccia le nostre società e a chi lo cavalca per speculazione politica."
 
- Partito dei comunisti italiani. Messaggio di Oliviero Diliberto ai metalmeccanici in lotta
Venerdì 16 sarò alla vostra manifestazione, al fianco dei metalmeccanici in lotta. La solidarietà politica mia e del mio partito, è convinta e totale. Il contratto nazionale di lavoro non è solo una serie di regole condivise, è innanzitutto un diritto inalienabile dei lavoratori e, in quanto tale, va accettato in prima istanza proprio dai lavoratori. Una regola elementare di democrazia che è stata cancellata dall'accordo separato e dalla violenza con cui oggi si cerca di impedire il referendum dei lavoratori.
(...) Voglio ringraziarvi per la straordinaria tenuta della vostra lotta e perché ancora una volta, come sempre nella storia del movimento operaio e della Cgil, i metalmeccanici sono all'avanguardia nella difesa dei diritti inalienabili senza i quali ci sarebbe solo la rivincita della disuguaglianza, dei rapporti di forza brutali nella fabbrica e negli uffici, e ogni lavoratore sarebbe solo in un'impari lotta contro il padronato.
E' in quest'ottica che lo sciopero della Fiom-Cgil assume il suo vero significato: uno sciopero per tutti i metalmeccanici e per tutti i lavoratori e le lavoratrici.
 
-Attac Napoli Nord sarà a fianco dei lavoratori in piazza: per dire No alle riforme imposte dal Fondo monetario internazionale, per dire No ai ricatti dei padroni, ma soprattutto per dire No all’attacco ai lavoratori di qualsiasi nazione.
 
-Gruppo consiliare Prc Regione Lazio
E’ con convinzione che diamo l’adesione del nostro gruppo allo sciopero e alla manifestazione nazionale di venerdì 16 novembre per il contratto e la democrazia.
Saremo in piazza con voi anche per ribadire che la democrazia è di tutti o di nessuno; e la vostra lotta per ottenere il diritto dei lavoratori ed esprimersi con il referendum sul contratto ci riguarda direttamente come cittadini prima ancora che come militanti politici.

-Attac Italia

Attac aderisce alla giornata di mobilitazione degli operai metallurgici e allo sciopero generale da voi convocato per il giorno 16 novembre 2001, perché considera grave e pericoloso l’attacco all’intero mondo del lavoro perpetrato dalla Federmeccanica, dal governo Berlusconi e dai poteri economici forti italiani ed europei e realizzatosi con la firma dell’accordo separato per il contratto dei metalmeccanici. In una situazione internazionale di guerra dichiarata dall’occidente contro le popolazioni civili dell’Afghanistan, cui l’Italia partecipa, contraddicendo l’art. 11 della costituzione, con una finanziaria di guerra che taglia posti di lavoro e devasta ciò che rimane dello stato sociale, è la dignità stessa dei lavoratori a resistere oggi ai diktat di questa globalizzazione capitalista che richiede l’abolizione dei diritti sociali e civili e della democrazia ed eleva la precarietà a modello sociale dominante. Per questo la vostra lotta è la nostra lotta, come quella dell’intero movimento antiliberista che rivendica la costruzione di un altro mondo possibile e dichiara che il lavoro non può essere merce di scambio imposta senza una trattativa e un contratto nazionale. E dev’essere invece una delle risorse più preziose dell’intera umanità.

-Campi Social Forum. Con la presente e-mail diamo la nostra adesione allo sciopero del 16/11/01 perché la vostra lotta è di democrazia e per la difesa del contratto nazionale, per la pace, il lavoro, la giustizia sociale.
 
Alcuni delegati e lavoratori di Atesia, lavoratori delle cooperative sociali, lavoratori dei Mc Donald’s, lavoratori delle scuole per stranieri di Roma, comitato difesa del  lavoro a Fiumicino: uniti contro il precariato
Sono sempre di più i lavoratori che nella nostra città vivono una condizione di precarietà e mancanza di diritti, sono collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori di finte cooperative di pulizie o di manutenzione, Lsu, lavoratori a termine nell’Atac o in aziende municipalizzate, o lavoratori al nero nei cantieri. Solo nel Lazio i collaboratori coordinati e continuativi rappresentano più del 10% degli occupati, se pensiamo poi alle tante altre forme di lavoro precario raggiungiamo quasi la metà dell’intera popolazione lavorativa. Inoltre, su scala nazionale, oltre cinque milioni di lavoratori subiscono questi contratti e in questi ultimi tempi la situazione sta diventando sempre più pesante; dall’Alitalia alle Fs, dalle scuole ai servizi sociali, la prossima finanziaria colpirà i lavoratori nelle proprie condizioni di vita per sostenere gli eserciti assassini della Nato. La ragione di tutto ciò che è il lavoro precario rappresenta la possibilità per le imprese di aumentare moltissimo i profitti, scaricando ancora di più sui lavoratori il rischio d’impresa, e di non dover sostenere i costi di contratti migliori.
Così a noi lavoratori precari mancano, anche a causa delle responsabilità dei vertici sindacali, i diritti più elementari, la possibilità di ammalarci, i diritti sindacali, il diritto alla sicurezza sul posto di lavoro, ma soprattutto la possibilità di progettare il nostro futuro.
Il turn over vertiginoso e il forte ricatto occupazionale costituiscono un reale tentativo di intimidazione nei confronti dei lavoratori, in questo senso, riteniamo che sia necessario iniziare un percorso concreto che favorisca la saldatura, nella pratica, tra i lavoratori di qualsiasi categoria a Roma, prescindendo dalla forma contrattuale o dall’adesione sindacale, attraverso un lavoro di collegamento, di solidarietà e di iniziativa di lotta che abbia, come punto cardine, la lotta alla precarietà e alle espulsioni dal ciclo produttivo.
Un primo passo in questa direzione può essere la nostra partecipazione visibile come lavoratori precari allo sciopero dei metalmeccanici del 16 novembre prossimo, non intesa come adesione alle rivendicazioni di una particolare organizzazione sindacale bensì come sostegno ai lavoratori in lotta e come un segnale in direzione della rottura del meccanismo, perverso, che frantuma i lavoratori in decine e decine di categorie particolari. Invitiamo pertanto i lavoratori precari, ma anche i lavoratori stabili, i disoccupati e gli studenti a partecipare alla manifestazione sotto lo striscione dove sarà scritto “stesso lavoro stessi diritti” per portare un concreto messaggio di solidarietà ai metalmeccanici e per porre la questione della precarizzazione del lavoro a tutti i lavoratori.

-Le lavoratrici e i lavoratori della Cgil dell’azienda “Quadrifoglio spa” di Firenze, riuniti in Congresso, esprimono la loro totale solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici metalmeccanici in sciopero per il contratto, la democrazia e contro l’accordo separato.Tutta la Cgil afferma con voi il diritto dei lavoratori alla contrattazione e a esprimere democraticamente il proprio giudizio sugli accordi.

-Gruppo Democratici di Sinistra Regione Lazio.
Il gruppo Democratici di Sinistra della Regione Lazio è al vostro fianco nella lotta per il contratto. E’ una lotta di grande valore sociale e politico. Aderiamo alla manifestazione di venerdì 16 novembre convinti che la vostra battaglia per la democrazia nei luoghi di lavoro e per il diritto a decidere sia una battaglia di tutti coloro che hanno a cuore la tutela della democrazia nel nostro paese.
 
- Massimo Cervellini, capogruppo Ds provincia di Roma
Giunga alla vostra organizzazione la più sentita adesione mia personale e di tutto il gruppo dei Ds della Provincia di Roma alla manifestazione che svolgerete venerdì 16 novembre a Roma per migliori condizioni di lavoro e di vita dei metalmeccanici e per la difesa dei diritti e della democrazia per tutti i lavoratori, oggi pericolosamente minacciati.
 
-Manifestazione regionale lavoratori idraulico-forestali, Catanzaro
 
Lo sciopero proclamato dalla Fiom-Cgil per il 16 novembre segna un momento importante per la storia del movimento operaio tutto.
Questa decisione, che segue l’iniziativa del luglio scorso, è la giusta risposta alla politica di attacco agli strumenti fondamentali della contrattazione, e con essi alla stessa democrazia economica.
E’ ben nota la debolezza che deriva da un solo livello di contrattazione, in quanto vanifica la funzione negoziale del sindacato, e con essa la possibilità di ripristinare livelli qualitativi e quantitativi di salario rispetto ai profitti delle imprese.
Ma, cosa ancora più grave, con il rifiuto dello strumento referendario si nega ai lavoratori di potersi esprimere su decisioni che vanno ad intaccare le condizioni materiali di vita delle famiglie e, nello stesso tempo, di definire il quadro di legittimità della rappresentanza, elemento primo di ogni democrazia compiuta.
Pertanto, i lavoratori idraulico-forestali della Flai-Cgil Calabria, che manifestano per il diritto a un lavoro stabile e produttivo, condividendo l’impostazione politica della giornata di lotta, che rappresenta un momento di unificazione degli interessi generali dell’insieme delle categorie, fa propria la richiesta di mobilitazione lanciata dalla Confederazione, garantendo la partecipazione con proprie delegazioni alla manifestazione che si terrà a Roma venerdì 16 novembre 2001.
 
Cari compagni, care compagne
allegato alla presente vi inviamo copia dell’odg, in oggetto, da noi presentato al Consiglio regionale della Lombardia.
Inoltre, per questa vostra ulteriore azione di lotta, tesa al giusto riconoscimento della piattaforma rivendicativa, unitariamente definita e del diritto di consultazione dei lavoratori sull’intesa nazionale sottoscritta da Fim e Uilm con Federmeccanica, vi informiamo che siamo nuovamente mobilitati, attraverso varie e autonome nostre iniziative territoriali e verso i luoghi di lavoro.
In attesa di potervi comunicare l’esito dell’odg presentato vi formuliamo i nostri migliori auspici di successo e vi inviamo i nostri fraterni saluti.
p. la segreteria regionale Aluvisetti Danilo
responsabile dipartimento politiche economiche e del lavoro
 
Gianni Confalonieri (capo gruppo consiliare Prc), Giovanni Martina (consigliere Prc), Ezio Locatelli (consigliere Prc), Mirko Lombardi (consigliere Prc)
I sottoscritti Consiglieri regionali,
constatato che
 
- Rimane tuttora aperta la questione del rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici, poiché in data 3 luglio è stata firmata un’intesa da parte di solo due delle tre organizzazioni sindacali di categoria, Fim-Cisl e Uilm-Uil, con Federmeccanica.
- Tale intesa, notevolmente al di sotto della piattaforma rivendicativa iniziale, non è stata sottoposta alla valutazione unitaria dei lavoratori.
- La piattaforma rivendicativa iniziale, unitariamente approvata dai lavoratori, tendeva al recupero dell’inflazione programmata e di una parte soltanto della maggiore produttività, questioni particolarmente importanti in una situazione di perdita del potere d’acquisto dei salari e di innalzamento dei profitti.
- La piattaforma iniziale era già stata interamente accettata da Confapi.
- Per queste ragioni l’intesa separata non è stata firmata dalla Fiom-Cgil, organizzazione maggiormente rappresentativa.
- Sono state raccolte della Fiom-Cgil oltre 350.000 firme di lavoratori metalmeccanici per chiedere che venga effettuato un referendum che verifichi la volontà dei lavoratori di accettare l’intesa del 3 luglio o di proseguire l’azione sindacale.
- La richiesta di referendum è importante non solo per ripristinare normali relazioni sindacali, ma anche per sancire il diritto democratico dei lavoratori a decidere sugli accordi sindacali che li riguardano direttamente.
 
Chiedono che il Consiglio regionale della Lombardia
 
- Esprima la propria solidarietà alla categoria dei lavoratori metalmeccanici, impegnata nella prossima scadenza di azione sindacale fissata per il 16 novembre.
- Si attivi per una soluzione rapida e positiva del conflitto sindacale in corso.
 
-La Cgil Toscana a sostegno dei lavoratori metalmeccanici
La Cgil della Toscana manifesta il proprio sostegno alla lotta dei lavoratori metalmeccanici e mette in campo la solidarietà di tutto il mondo del lavoro regionale.
La Cgil Toscana ribadisce che l’intesa sottoscritta separatamente da Fim e Uilm con Federmeccanica resta molto lontana dalla richiesta della Piattaforma unitaria perché, negando il recupero integrale del potere d’acquisto, usa l’artificio dell’anticipo salariale sul contratto del 2003. L’accordo separato rappresenta una sostanziale modifica della piattaforma voluta e votata dai lavoratori e non garantisce la tutela del potere d’acquisto dei salari così come previsto dal 23 luglio ’93.
La natura politico-strategica dell’offensiva della Federmeccanica si inserisce nel disegno più complessivo di Confindustria di rendere più deboli le condizioni dei lavoratori rimettendo in discussione il ruolo e il peso del contratto nazionale, riducendo i salari e tentando di isolare la Fiom, additandola come organizzazione con la quale, per sua responsabilità, non è possibile fare accordi.
La Cgil Toscana guarda con seria preoccupazione ai motivi e alle conseguenze della intesa separata, in quanto maturata nella indisponibilità della Fim e della Uilm di coinvolgere i lavoratori nelle fasi evolutive più delicate del negoziato, a fronte di una piattaforma concordata unitariamente e approvata dagli stessi. L’unità sindacale è un patrimonio prezioso, irrinunciabile, da riproporre anche in presenza di rotture così gravi, sulla base di un chiaro rapporto democratico con i lavoratori e della riaffermazione dell’autonomia politica e progettuale.
Per questi motivi la ripersa delle iniziative di lotta unitarie in altri settori come nel Pubblico impiego, nei Trasporti e nel comparto dell’Edilizia per i rinnovi dei contratti nazionali e dei bienni possono rappresentare un segnale di controtendenza ai quali guardare con interesse. Proprio per questo oggi è indispensabile fornire il massimo sostegno alla lotta dei lavoratori metalmeccanici che rappresenta uno dei fronti attraverso il quale è possibile impedire la realizzazione degli obiettivi proclamati negli ultimi mesi da Confindustria e ripetutamente condivisi dal governo Berlusconi, come dimostrato dalla presentazione del Libro bianco di Maroni.
La risposta al tentativo di indebolire il mondo del lavoro deve arrivare da tutti i settori e da tutte le categorie. Ecco perché la Cgil Toscana invita le lavoratrici e i lavoratori a partecipare alla manifestazione di Roma il prossimo 16 novembre.
 
-Legambiente
(...) La nostra solidarietà di ambientalisti, impegnati a costruire una società sostenibile, nasce dalla convinzione che il diritto al lavoro e ad un lavoro di qualità sia uno degli elementi fondanti di tale società. (...)
 
WALTER VELTRONI – Sindaco di Roma
 
Oggi decine di migliaia di lavoratori arriveranno a Roma, da tutta Italia. Non spetta a un Sindaco entrare nel merito di una vicenda nazionale come quella che sta interessando la categoria dei metalmeccanici. Voglio però sottolineare il ruolo fondamentale che le forze sindacali e i lavoratori hanno sempre avuto nel corso di tanti anni, dimostrando responsabilità e spirito di sacrificio nei momenti più difficili del nostro Paese: dalla lotta al terrorismo fino alla stagione che ha segnato il risanamento economico e l’ingresso dell’Italia in Europa.
Obiettivo raggiunto grazie a uno sforzo comune del mondo del lavoro, dei sindacati, delle forze economiche e sociali.
Mi auguro che questa manifestazione possa rappresentare anche un momento importante per riaffermare la validità di un modello di relazioni, basato sull’unità sindacale e sulla concertazione tra governo e parti sociali, che in passato ha più volte dato risultati positivi per tutto il Paese. Soprattutto in un momento come questo, caratterizzato da grande incertezza del quadro economico e da diverse incognite sul futuro, credo sia indispensabile che tutte le forze in campo ricerchino, con responsabilità, attraverso il dialogo, una soluzione condivisa, che consideri nella giusta misura anche le ragioni dei tanti lavoratori che oggi sfileranno per le vie di Roma.
 
Alfiero Grandi, deputato Ds
“Esprimo piena adesione alla vostra manifestazione nazionale e allo sciopero a sostegno del diritto della maggioranza dei lavoratori metalmeccanici di decidere sul contratto nazionale di lavoro. Ho partecipato ieri con voi alla consegna delle firme che avete raccolto al ministero del Lavoro e quindi posso testimoniare che la Fiom rappresenta la maggioranza dei lavoratori della categoria.
Il tentativo di mettere nell’angolo la maggioranza dei lavoratori non riuscirà e in particolare Federmeccanica sta commettendo un grave errore che potrebbe avere pesanti conseguenze sul futuro delle relazioni sindacali, a danno delle stesse imprese.
Pur in condizioni parlamentari numericamente difficili per l’esistenza di una maggioranza di centro-destra potete contare sul pieno sostegno mio e di altri parlamentari e fin da ora vi preannuncio la richiesta al ministro Maroni di riferire in parlamento su come intende muoversi dopo la consegna delle firme.”
 
I Verdi sono al vostro fianco in questa dura battaglia che vede i metalmeccanici della Fiom impegnati in difesa dei diritti di tutti i lavoratori.
Voi state lottando non solo per difendere il potere d’acquisto dei salari ma anche la conquista del contratto nazionale e la rappresentatività di chi lo firma: state difendendo la democrazia.
Dopo questa giornata di mobilitazione, tutto il mondo del lavoro sarà più forte contro un governo che vuole cancellare i diritti sindacali e precarizzare ancora di più i rapporti di lavoro.
 
Giovanna Melandri
“Comunico la mia piena e solidale adesione alle iniziative programmate dalla Fiom per la giornata di venerdì 16 novembre e mi auguro che questa giornata rappresenti l’occasione per riproporre con forza in tutte le sedi il tema della difesa dei diritti del lavoro.”
 
Carlo Leoni – direzione nazionale Ds
“Comunico, con la presente, la mia adesione alla manifestazione da voi indetta per domani, venerdì 16 novembre, confermando la mia presenza al punto di partenza di piazza della Repubblica”.
 
Democratici di Sinistra – Federazione Irpina
Alla manifestazione aderiscono i sindaci dei seguenti comuni che  hanno assicurato anche la partecipazione di delegazioni comunali: Bagnoli Irpino, Candida, Castelmonia, Flumeti, Gesualdo, Lioni, Montefusco, Montella, Monteverde, Montorio Inferiore, San Potito, Solofra, Torella, Tufo.
 
Adriana Buffardi – vicepresidente Regione Campania
“(...) la solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici metalmeccanici in lotta nell’auspicio di una ricomposizione a breve dell’unità sindacale”.
 
Antonio Illiano, sindaco di Bacoli
“In riferimento allo sciopero nazionale indetto dalla Fiom-Cgil per il giorno 16 novembre, con manifestazione a Roma, nell’esprimere piena condivisione per le tematiche in essa rappresentate e per la lotta dei lavoratori tesa al ripristino delle regole democratiche, comunico la mia personale adesione e quella dell’Ente che rappresento alla manifestazione del 16 novembre”.
 
Comune di Pomigliano d’Arco
“(...) Sui contenuti di questa battaglia, l’attuazione di un referendum sull’accordo separato, la riapertura del negoziato sul contratto, l’approvazione in Parlamento della legge sulla rappresentanza sindacale, il Sindaco e l’Assessore hanno manifestato il proprio sostegno e l’adesione alla giornata del 16 novembre 2001”.
 
Democratici di Sinistra
I Ds salutano la manifestazione nazionale dei lavoratori metalmeccanici e colgono in tutto il loro valore il significato delle richieste di democrazia sindacale e di tutela dei diritti contrattuali che sono al centro della manifestazione.
Si tratta di confermare il ruolo indispensabile del contratto nazionale di lavoro, come strumento perequativo e di solidarietà, che assicura uguali diritti e che salvaguarda il potere d’acquisto dei salari per tutti i lavoratori.
Al tempo stesso è necessario superare rapidamente l’attuale stato di precarietà dei processi che regolano la rappresentanza sindacale nel settore privato.
Occorre finalmente fissare un sistema chiaro di regole e garanzie per i lavoratori – come esiste nel pubblico impiego – che permetta di legittimare democraticamente il rapporto di corrispondenza tra rappresentatività e potere contrattuale, sulla base di un giusto equilibrio tra la democrazia associativa, la democrazia rappresentativa e il ricorso a procedure di tipo referendario.
Il nostro grande auspicio è che le differenti valutazioni tra sindacati sul contratto possano trovare un punto di soluzione e che questo contrasto non ostacoli la ripresa di un cammino unitario che accantoni ogni elemento di sfiducia e di diffidenza reciproca.
La democrazia italiana e il mondo del lavoro, infatti, hanno bisogno di un movimento sindacale forte, unito, combattivo e in grado di dare sempre conto ai lavoratori dei suoi obiettivi e dei risultati della sua azione.

I pensionati della Fisac-Cgil Banca Centrale, riuniti a Roma il 16/11/2001, esprimono la loro solidarietà  ai lavoratori metalmeccanici in lotta per il rinnovo del contratto di lavoro.

Inoltre si dichiarano solidali con i lavoratori della Banca Centrale in sciopero nella giornata di oggi, per rivendicare la chiusura del contratto nazionale di categoria scaduto ormai da quattro anni.

Il comitato iscritti della Fnle Arca Lazio aderisce alla lotta dei metalmeccanici per il contratto e la democrazia