Sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende siderurgiche

 

Per la prima volta, oggi, tutti i 60.000 lavoratori siderurgici italiani scioperano per affermare il diritto alla salute e alla sicurezza nel lavoro.

Lo sciopero nazionale, indetto dalle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm e dal coordinamento unitario siderurgico nazionale in tutte le imprese siderurgiche avrà durata di 4 ore per i turni giornalieri e di 8 ore per quello notturno. Lo sciopero avrà poi la durata di 8 ore per tutti i turni all’Ilva di Taranto, stabilimento con un alta incidenza di infortuni mortali – l’ultimo dei quali avvenuto pochi giorni fa.

Con la mobilitazione di oggi le lavoratrici e i lavoratori delle aziende siderurgiche e di quelle di appalto che operano all’interno dei cicli siderurgici non solo dicono basta alla catena degli infortuni – tanti e troppi quelli mortali – ma rivendicano anche a livello nazionale e in tutte le aziende del settore: investimenti per la messa in sicurezza delle condizioni lavorative e ambientali nelle aziende siderugiche, un’organizzazione del lavoro che sia fondata sull’assoluto rispetto di tutte le norme a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, la piena responsabilizzazione delle aziende siderurgiche nella gestione e nelle condizioni di lavoro degli appalti, l’estensione e i poteri di intervento degli Rls (Responsabili dei lavoratori per la sicurezza) e dei diritti di informazione per i lavoratori sulla salute e sulla sicurezza.

Come scrivevano qualche giorno fa Fim, Fiom e Uilm in un comunicato unitario «la gravità delle condizioni di sicurezza del lavoro all’interno della siderurgia diventa sempre di più un punto cardine per lo sviluppo del Paese. La siderurgia è un settore che tira, un settore che fa enormi profitti e per questo è necessario investire ora sulla sicurezza del lavoro».

«Lo sciopero – continua il comunicato – ha dunque questa importantissima funzione: chiedere alle aziende di mettere la sicurezza dei lavoratori al primo posto nell’organizzazione della produzione; chiedere alle istituzioni un impegno rigoroso a tutela della salute; chiedere al Governo di definire un progetto di politica industriale di qualità per la siderurgia allo scopo di consentire a questo settore di affrontare le sfide della competitività senza far pagare ai lavoratori un prezzo inaccettabile.»

 

8 novembre 2005 - Ufficio stampa e relazioni esterne. Siderurgia. Cremaschi (Fiom): “adesione eccezionale allo sciopero effettuato oggi per la salute e la sicurezza sul lavoro”

 

Dai territori                                                                   

Comunicato stampa  

Domani, 8 novembre 2005, i lavoratori dell’acciaieria Valbruna spa (1.000 dipendenti circa) e di quella Afv Beltrame spa (500 dipendenti circa), di Vicenza, aderiranno allo sciopero nazionale dei lavoratori siderurgici per la salute e la sicurezza del lavoro, proclamato da Fim, Fiom Uilm nazionali e dal coordinamento nazionale della siderurgia.

Con questo sciopero i lavoratori delle due acciaierie vicentine vogliono dare il loro contributo per fare emergere, chiedere urgenti interventi e cercare risposte positive su un tema di fondamentale valore e attualità  come quello della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Alla Beltrame, dove a luglio di quest’anno un lavoratore è morto vittima di un incidente sul lavoro, lo sciopero sarà di 8 ore per turno.  

Giampaolo Zanni (segretario generale Fiom Vicenza)

Vicenza, 7 novembre 2005