Semitec: raggiunta ipotesi d'accordo nazionale ora referendum a voto segreto il 15 gennaio

 

L'11 gennaio a Roma nell'incontro tenutosi presso l'Assistal, con la Direzione aziendale, le Organizzazioni sindacali nazionali e i delegati RSU, si è raggiunta l'intesa sui trattamenti integrativi aziendali per Semitec. Il testo, con qualche modifica, è in linea con l'accordo sindacale integrativo Emicom Service del 16.01.2009, anche per perseguire un primo obiettivo, anche sindacale, di una futura unificazione tra le due società. (allegato 1)

La Semitec è una Società attualmente in affitto di ramo d'azienda “scorporata” durante il 2009 dalla Emicom Srl. La Semitec Srl è controllata al 100% dalla Emicom Service Srl, che a sua volta è di proprietà al 60% della Siram (multinazionale francese) e al 40% della Emicom Srl. La Emicom Srl, è un'azienda in forte sofferenza e che si trova in fase di liquidazione volontaria, con un grave rischio occupazionale per i 170 lavoratori ancora in forza all'Emicom Srl e attualmente privi di attività.

L'ipotesi d'accordo nazionale SEMITEC verrà sottoposta a referendum, con voto segreto, tra tutti i lavoratori per la sua eventuale approvazione. Se l'accordo troverà il consenso dei lavoratori entrerà in vigore dal 01 gennaio 2010. Le assemblee e il referendum dovranno essere fatti entro venerdì 15 gennaio 2010. (allegato 2)

L'intesa riguarda la regolazione integrativa aziendale economica e normativa dei seguenti istituti, come da testo allegato: REPERIBILITÀ - TRASFERTE - INDENNITÀ TEMPO VIAGGIO - TRATTAMENTO IN SEDE E ENTRO I 20 KM - BUONO PASTO - SANTO PATRONO - INQUADRAMENTO.

È stato inoltre convenuta una sistemazione del lavoro “straordinario forfetizzato”, per i lavoratori interessati, al tempo della loro assunzione, dalla clausola specifica. Tali lavoratori riceveranno una comunicazione scritta dalla Direzione, come da impegno e lettera alle organizzazioni sindacali. (allegato 3)

A livello territoriale è stata prevista una ipotesi d'armonizzazione dei trattamenti per i lavoratori ex IMT. (allegato 4)

 

NUOVE FLESSIBILITÀ D'ORARIO? ACCORDI LOCALI? IL NO DELLA FIOM!

LA FIOM-CGIL non ha condiviso l'ipotesi di deroga al contratto nazionale chiesta dall'Azienda sulle flessibilità d'orario di lavoro. L'ipotesi avanzata è un precedente peggiorativo delle condizioni dei lavoratori e delle norme del contratto nazionale metalmeccanici

L'Azienda ha riproposto un'ipotesi d'accordo, sulla flessibilità d'orario, anche se limitata ad una parte dei lavoratori, a livello territoriale

La Fiom nazionale conferma il parere nettamente contrario a tale ipotesi d'accordo territoriale, denominata “lavoratori addetti all'acquisizione e costruzione siti” e si riserva di agire con tutti gli strumenti, compresi quelli legali, per impedirne l’applicazione in quanto il Contratto nazionale non prevede la possibilità di deroga (allegato 5).

E’ altrettanto evidente che verrà sottoposta a Referendum esclusivamente l’ipotesi di accordo nazionale, in quanto una deroga al contratto non può essere votata.

Fiom nazionale

Roma, 12 gennaio 2010