Poco prima delle 11 è
iniziata l’Assemblea nazionale delle Rsu dei metalmeccanici con la
parola a Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, per la
relazione introduttiva.
Dopo Rinaldini si sono
succeduti dal palco del Palalido di Milano:
Biagio Risciano,
delegato Fim all’Ilva di Taranto, Vincenzo Di Mauro, delegato
Uilm alla Dalmine di Bergamo, Ugo Bolognesi, delegato Fiom alla
Fiat Mirafiori di Torino, Mimmo Vacchiano, delegato Uilm alla
Fiat di Somigliano (Caserta), Elena Bega, delegata Fiom alla
Siemens di Milano, Antonino Regazzi, segretario generale Uilm, Andrea
Liuzzi, delegato Fim al Nuovo Pignone, Maria Lobe, delegata
Fiom alla De Longhi di Treviso, Antonio Ioffrida, delegato Uilm
alla Imbraco di Torino, Andrea Bonato, delegato Fim alla Iav
Vicenza, Graziano Martinelli, delegato Fiom alla Lucchini di
Piombino (Livorno).
Le conclusioni sono
state tenute, intorno alle 13 e 30, dal segretario generale della Fim, Gianni
Caprioli.
Relazione introduttiva di Gianni Rinaldini
Appello a sostegno dei lavoratori e sindacati australiani per la giornata
nazionale di lotta del 15 novembre 2005
Dalla
platea
Fabiano – Bomisa (Milano)
Il 31
ottobre abbiamo fatto uno sciopero di 8 ore: ultimo giorno del mese con
tutte le commesse per l’azienda da consegnare. È stato un duro colpo
per l’impresa, e speriamo serva. Insomma, non ci divertiamo certo a
scioperare, come ironicamente sostiene il nostro presidente del Consiglio.
Io a fine mese mi sono trovato mille euro in busta paga. Quando
scioperiamo ci rimettiamo i soldi, e dopo un po’ posso garantirvi che
diventa dura, anche se non abbiamo intenzione di cedere di un passo!
Segura – Bomisa (Milano)
Io vengo
dal Perù e trovo che le mobilitazioni per il rinnovo del contratto
italiano siano importanti ma penso che non dobbiamo fermarci qui.
Rischiamo di rimanere provinciali. Dobbiamo per lo meno guardare a
un’ottica europea. Ormai si decide tutto a quel livello. Ed è
importante per noi che i sindacati si organizzino su una dimensione più
internazionale.
Fabrizio –
Moto Guzzi (Lecco)
Nella
mia fabbrica abbiamo da poco lasciato un periodo buio per quanto riguarda
la proprietà e ultimamente, con l’entrata nel gruppo Piaggio, la
situazione va migliorando. Sta di fatto che da molti anni non firmiamo un
accordo aziendale con tutto ciò che ne consegue. Io, ad esempio, IV
livello, ho uno stipendio di 1.000 euro al mese. Per
quanto riguarda il contratto nazionale gli scioperi funzionano come anche
i presidi, certo che con i nostri stipendi pesano molto gli scioperi degli
straordinari che utilizziamo per arrotondare. Speriamo si risolva in breve
tempo.
Giordano – Fratelli Guerra (Milano)
Noi
siamo in cassa integrazione. Abbiamo fatto uno sciopero di una giornata ed
è andato molto bene, ma non ne possiamo fare altri: per ironia della
sorte l’azienda, che ha poco lavoro, ci risparmierebbe sugli stipendi.
Con i miei colleghi, però, parliamo molto del contratto. Molti sono
esasperati: con quello che ci ritroviamo in busta paga non arriviamo alla
terza settimana. Sono
contento della manifestazione di Roma, penso comunque che per ottenere
qualcosa bisognerebbe intensificare la lotta con azioni dimostrative anche
di disturbo per coinvolgere di più l’opinione pubblica. Potrebbe essere
un buon modo di venire a capo di questa situazione di blocco.
Pasquale – Itw (Milano)
Il clima
in azienda è abbastanza buono. È vero, però, che una chiusura che parta
dall’accettazione da parte degli industriali sulla nostra piattaforma è
più che mai necessaria. Non pensino di cavarsela dandoci la “mancia”,
anche perché la tensione salariale è elevatissima. Per questo dobbiamo
tenere duro. Nella nostra azienda c’è una buona adesione al sindacato
anche tra gli impiegati (che poi sono la maggioranza), ma siamo una realtà
piccola (solo 30 dipendenti). Per noi, più che scioperi degli
straordinari o iniziative aziendali servirebbero grandi iniziative in cui
possiamo avere visibilità. La manifestazione di Roma, come è stata
quella di Milano a settembre, sarà un appuntamento importante,
soprattutto per noi delle piccole aziende: sono iniziative che danno
morale perché non ti senti solo.
Carlo – Metallo Ceramica (Milano)
Fino a
ora abbiamo avuto adesioni alle iniziative intorno all’80% tra gli
operai. Meno tra gli impiegati, anche perché lavorano a stretto contatto
con la dirigenza. Per ora il rapporto con l’azienda è improntato al
rispetto reciproco: è una buona cosa,
perché sento in giro situazioni a dir poco compromesse. Poi fino a
oggi non emerge ancora la fatica tra i miei compagni per tutti questi
scioperi, ma in futuro prevedo che qualche problema di tenuta ci potrà
essere, è normale, anche se la determinazione a fare valere i propri
diritti è forte. A me
poi fa arrabbiare soprattutto questa provocazione degli industriali dello
scambio aumento salariale con mano libera sulla flessibilità: il rinnovo
deve essere, come da accordi, solo economico. È inutile che gli
imprenditori facciano i furbi, da questo orecchio non ci sentiamo!
Rassegna stampa
13
novembre 2005
“Liberazione” -
Giornalisti, mai sentito nominare i metalmeccanici?, di
Giorgio Cremaschi. www.liberazione.it
“l’Unità” -
"Accordo sì, ma salvaguardando la competitività", di
Massimo Calearo (presidente di Federmeccanica). www.unita.it
12
novembre 2005
“il manifesto” - "Sarà
una piazza meccanica", di Manuela Cartosio. www.ilmanifesto.it
“Liberazione” - L'assemblea
delle tute blu, "Centomila
a Roma per chiudere il contratto", di Fabio
Sebastiani. www.liberazione.it
“Liberazione” - Politica:
i metalmeccanici scuotono l'Italia. Fantapolitica: Follini rilancia il
centrismo. E D'Alema... Il 2 dicembre giornata di lotta: sciopero e
corteo. In palio c'è un contratto. E molto di più: un'idea di società,
di sviluppo, dei diritti di chi lavora, di
Rina Gagliardi. www.liberazione.it
“l’Unità” -
I metalmeccanici vogliono il contratto prima di Natale, di
Giampiero Rossi
“l’Unità” -
"Così non si vive, tanto vale lottare", di L.
Matteucci
“il
Sole 24 ore” - Contratto dei
meccanici: torna lo sciopero generale, di Marika Matteucci
“Avvenire” - Vertenza
metalmeccanici. Sciopero e protesta a Roma
“la
Repubblica” - Le tute blu in piazza. Sciopero il 2 dicembre, di
D. Longhin
“la Stampa” - Per
i metalmeccanici un giorno di scioperi
11
novembre 2005
“l’Unità” -
Metalmeccanici, la lotta riparte da Milano, di Giampiero Rossi. www.unita.it
“l’Unità” - La rabbia di Cipputi cancellata dalla
politica e dai media, di Bruno Ugolini. www.unita.it
“Liberazione” - Tute
blu verso lo sciopero, di Fabio Sebastiani. www.liberazione.it
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