COMUNICATO STAMPA

   

Lear. Bellavita (Fiom): “L’intesa relativa allo stabilimento di Caivano non è accettabile e rappresenta un pericoloso scivolamento verso il modello Marchionne”

Sergio Bellavita, segretario nazionale della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.


 

“L’accordo sottoscritto nei giorni scorsi dalla Fiom di Napoli, e relativo alla Lear di Caivano, rappresenta un pericoloso scivolamento verso il modello Marchionne di Fabbrica Italia.”

“Lo stabilimento di Caivano, appartenente alla multinazionale Usa attiva nel settore dell’automotive, è destinato a produrre i sedili della Panda che sarà fabbricata presso la Fiat di Pomigliano D’Arco.”

“Seppure in forma diversa, nell’intesa di Caivano viene accolta la direzione di fondo dell'intesa separata di Pomigliano: semplificazione dell’accordistica preesistente con un possibile effetto di taglio pause; orario di lavoro su 18 turni, in deroga a quanto previsto sui riposi dalla legge 66 dell’aprile 2003 e dal Contratto nazionale dei metalmeccanici; penalizzazione pesante delle ore di assenza – comprese quelle per i congedi parentali previsti dalla legge 104 e per scioperi non proclamati – attraverso un premio di presenza; aumento a 120 ore dello straordinario comandato, in deroga a quanto previsto dal Contratto stesso; possibile comando dello straordinario nelle mezze ore destinate alla refezione, che vengono comunque spostate tutte a fine turno.”

“In aggiunta a ciò, sono state concordate procedure di raffreddamento del conflitto non condivisibili, in quanto limitative del pieno esercizio del diritto di sciopero e della sua efficacia.”

”Infine, c'è una clausola di impegno al rispetto dell'intesa che presuppone l'esistenza di un meccanismo sanzionatorio, anche se non formalizzato.”

“Per queste ragioni, ritengo sbagliata e non accettabile la sottoscrizione di quest’intesa da parte della Fiom e ne chiedo formalmente il ritiro. Se così non sarà, si aprirà una fase di crisi esplicita nella Fiom rispetto alla sua tenuta sulle politiche contrattuali.”


Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 29 settembre 2011

 

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