Comunicato del coordinamento nazionale Fiom Thyssenkrupp e della Segreteria nazionale Fiom

 

Ad alcuni mesi dall’intesa sottoscritta con l’azienda e approvata con referendum dai lavoratori, si registrano problemi e ritardi anche gravi nell’applicazione dell’accordo. La Fiom intende sollevare questa questione, in quanto l’esperienza passata ha insegnato che i ritardi nell’applicazione degli accordi prima o poi aprono problemi sulla loro stessa validità. Per questo la Fiom intende sollevare, in particolare, i seguenti punti:

- La ThyssenKrupp non ha messo in atto nessuna iniziativa positiva per quanto concerne la verticalizzazione delle produzioni, e per le iniziative industriali tese a compensare la riduzione di attività del magnetico, tanto meno per dare impulso all’indotto presente sul territorio. Possiamo affermare che si è limitata a razionalizzare la forza lavoro attivando procedure per l’uso di ammortizzatori sociali che, seppur previste nell’accordo, non sono assolutamente risolutive per quanto concerne lo sviluppo delle attività sia produttive che commerciali. Per quanto concerne le controllate e le partecipate, vi è da mantenere gli impegni sottoscritti sia in termini di investimenti per il mantenimento del mercato, sia nella ricerca di partner industriali per consolidare prospettive e ricadute territoriali.

- Per quanto riguarda il tema della Ricerca e Sviluppo, da coniugare con il mondo universitario da un lato e le esigenze del tessuto industriale di settore dall’altro, non si è ventilata nemmeno la più tiepida idea. Nessun soggetto istituzionale ha avanzato una ipotesi di lavoro, seppur importanti atenei italiani hanno dato la loro disponibilità ed interesse ad avviare un percorso attivo in questo direzione e con le finalità presenti nell’accordo stesso.

- Si sono avviate le procedure interne per una parte degli investimenti previsti nell’accordo relativi al ciclo inox e grande finitura, potendo aumentare il grado di qualità del prodotto ed ottenendo benefici sia in termini di risposta al mercato sia nella dinamica dell’offerta rispetto alla concorrenza, ma tutto questo deve essere soggetto a dettagliata verifica.

- Si è aperta la fase del rinnovo del contratto aziendale con il quale si dovranno ridisegnare temi importanti come i rapporti e relazioni sindacali, una nuova organizzazione del lavoro ed il miglioramento della condizione salariale. Vi è inoltre la necessità di risolvere la questione dell’amianto e della tipologia dei contratti di assunzione, rendendoli stabili, in particolare per i giovani.

- Il Governo italiano, più volte sollecitato dalle Oo.Ss. e dalle Istituzioni umbre non ha ancore convocato le parti per definire il patto di territorio e inoltre non ha svolto nessun ruolo per quanto concerne il problema energetico e quello logistico. Dalla data dell’accordo, siglato tra le Parti in Azienda, ha abbandonato la scena non fornendo neppure il tavolo per le conseguenti ratifiche e non assumendo un ruolo sui temi generali per lo sviluppo del settore come il potenziamento di fornitura di energia elettrica a prezzo più vantaggioso ed il potenziamento della piattaforma logistica e delle relative infrastrutture.

In conclusione, ad oltre quattro mesi dalla firma dell’accordo, l’unico soggetto che ha mantenuto piena fede agli impegni è la rappresentanza sindacale dei lavoratori.

Per queste ragioni la Fiom intende proporre alla Fim e alla Uilm di sviluppare un’iniziativa tesa a verificare l’accordo e a ottenere la piena applicazione di tutte le sue parti. Ulteriori ritardi non potranno che dare luogo a una ripresa della mobilitazione.

 

Il Coordinamento nazionale Fiom ThyssenKrupp

Segreteria nazionale Fiom

Roma, 23 giugno 2005