Manifestazione nazionale gruppo Itm (ex Finsiel) Le fotografie della manifestazione Roma,
28 gennaio 2005. Oltre 3.000 manifestanti hanno sfilato oggi in corteo da
piazza Esedra alla sede Telecom di corso d’Italia, a Roma, per protestare
contro la vendita del gruppo Itm (ex-Finsiel) da parte della società guidata da
Tronchetti Provera. Presenti per la Fiom Giorgio Cremaschi e Fausto Durante della segreteria nazionale, Canio Calitri, responsabile nazionale del gruppo. Dopo la
manifestazione un gruppo di lavoratori ha raggiunto largo Chigi per chiedere di
essere ricevuti dalla presidenza del Consiglio.
Durante la
manifestazione abbiamo rivolto alcune domande al responsabile del gruppo Itm per
la Fiom-Cgil
nazionale, Canio Calitri. Perché
questa manifestazione? Oggi i
lavoratori Finsiel, con il sostegno delle rsu di altre aziende
dell’informatica stanno manifestando numerosissimi perché Telecom sta
vendendo il gruppo. Finsiel,
azienda che proviene dalle Partecipazioni statali, è
una delle imprese più importanti dell’informatica in Italia, di fatto è
quella che ha costruito l’informatizzazione in Italia. Quindi stiamo parlando
di un’azienda che ha una storia, un patrimonio tecnologico, che è un pezzo
centrale in una prospettiva di sviluppo tecnologico del paese. Si
conoscono già le condizioni di questa vendita? Qual
è la posizione del governo? Noi con questa
manifestazione intendiamo chiedere al governo – anche se da oltre un mese
chiediamo un incontro con la presidenza del Consiglio e non abbiamo risposte –
di bloccare la vendita almeno finché non siano chiari i termini
dell’operazione. La
presidenza del Consiglio deve intervenire non per un fatto immediatamente
occupazionale ma perché questa operazione, trattandosi dell’azienda più
grande del settore, cambia tutto l’assetto del mercato dell’informatica in
Italia.
26/01/2005
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Ufficio
stampa e relazioni esterne. Fim,
Fiom, Uilm: fermare la vendita del Gruppo Itm (ex Finsiel).
Futuro a rischio per oltre 4.000 lavoratori. Manifestazione
nazionale e assemblea aperta a Roma il 28 gennaio
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