Intervista a Canio Calitri, coordinatore del settore informatica Fiom-Cgil nazionale

 

D: Una manifestazione inedita…

Quella di oggi è una novità assoluta: per la prima volta scendono in piazza i lavoratori di una azienda informatica. Non era mai successo prima.

D: Anche l’età media è inferiore a quelle delle "normali" manifestazioni dei lavoratori…

I lavoratori dell’informatica, come si vede qui oggi, sono per lo più giovani e in questo settore le aziende ci dicono che persone di 40 anni sono obsolete e non riconvertibili, questo ci sembra assurdo, è uno sperpero di risorse e capacità professionali che impoverisce le stesse aziende.

D: Quale situazione stanno affrontando questi lavoratori e qual è il comportamento dell’azienda?

L’Eds ha aperto una procedura di Cassa integrazione ordinaria su Roma e Pomezia per 172 persone. Noi abbiamo richiesto a questa azienda un confronto sul piano industriale soprattutto per capire che cosa accadrà, anche al di là dello strumento momentaneo, ma su questo non abbiamo avuto nessuna risposta. Per questo abbiamo rifiutato sino a ora di fare un accordo di cassa integrazione ordinaria, richiediamo chiarezza sulle prospettive; a questo scopo oggi stiamo andando al ministero, al fine di avere un confronto in sede sindacale ma anche istituzionale rispetto alle prospettive di questa azienda.

D: La situazione dell’Eds è un po’ quella di tutto il settore informatico…

E’ chiaro che questo è un grande gruppo che così come altre aziende dell’informatica si trova in una situazione abbastanza delicata; il problema è anche di confronto con il governo rispetto a tutto il settore dell’informatica che sta attraversando una fase di calo di fatturato e di margini, una ristrutturazione che sta andando avanti abbattendo molto i prezzi e quindi ponendo anche problemi di legalità perché quando si abbattono i prezzi in tal misura, anche su commesse della pubblica amministrazione, c’è un problema che occorre chiarire e affrontare.

D: Il governo però aveva già preso con voi degli impegni…

Con il ministro Marzano c’è stato già un incontro – durante un presidio dei lavoratori romani – durante il quale egli aveva promesso di seguire la vertenza. In seguito, il 5 dicembre 2003 ha avuto luogo un altro incontro, al quale ha partecipato anche l’azienda, dove il ministero si era impegnato a monitorare la situazione e quindi a fare in modo che ci fosse un confronto sindacale. Da allora l’azienda è scomparsa a parte la proposizione di strumenti che di per sé non sono scandalosi ma che vanno visti in un quadro complessivo, che oggi non abbiamo.


Massimo Russo, rsu Eds Caserta e segreteria Fiom Caserta

 

“La presenza oggi, accanto ai lavoratori della Eds, di delegazioni di altre aziende quali la Getronics, la Finsiel, l’Ibm è la testimonianza del problema serio dell’intero settore dell’informatica.

Noi oggi andiamo a questo incontro al ministro delle Attività produttive a chiedere garanzie non solo di stabilità e lavoro, ma anche che gli effetti della crisi non siano solo e sempre pagati dai lavoratori.”

 


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- Comunicato sull'adesione allo sciopero e sull'incontro al ministero della Attività produttive