Previdenza complementare. Ferrante (Fondapi): lo
sviluppo dei Fondi negoziali decisivo per il futuro pensionistico dei
lavoratori. Il 22 giugno Convegno a Reggio Emilia “I Fondi di previdenza complementare negoziali hanno bisogno del sostegno di una campagna d’informazione pubblica per far conoscere alla vasta platea dei lavoratori le regole della nuova legge e il loro futuro pensionistico. E’ necessario inoltre superare l’incertezza legislativa che da anni connota il settore e che ha limitato la diffusione della previdenza complementare. Infine, occorre un più costruttivo convincimento delle parti sociali che hanno istituito i Fondi negoziali di categoria affinché i lavoratori, in particolare i più giovani, non si trovino nei prossimi decenni scoperti dal punto di vista previdenziale”. Sono questi alcuni dei punti che il
Presidente del Fondo intercategoriale Fondapi – il Fondo dei
lavoratori e delle aziende della piccola e media impresa (Confapi, Cgil,
Cisl e Uil) operativo dal 2001 – considera prioritari e che
richiamerà nell’introduzione al Convegno nazionale promosso dal Fondo
a Reggio Emilia per il 22 giugno prossimo. Al Convegno partecipano le categorie
aderenti, le Confederazioni di riferimento e alcune importanti
istituzioni del settore, come la Commissione di vigilanza (emanazione
del ministero del Lavoro) e la Mefop (Società di consulenza del
ministero dell’Economia e dei Fondi stessi). A Fondapi (24mila lavoratori iscritti e
2.350 aziende associate e 130 mln di € di patrimonio investito in
titoli) aderiscono le categorie dei metalmeccanici, dei chimici, dei
tessili, degli alimentaristi, dei grafici e delle aziende di pulizia. Si
tratta di un Fondo che contiene significative potenzialità essendo
intercategoriale fin dall’origine, potenzialità che però devono fare
i conti con la ridotta dimensione aziendale delle pmi. Per accrescere il proprio appeal verso gli utenti e il
mercato, il Fondo adotterà il multicomparto nel primo semestre 2007. Fondapi /Ufficio stampa Roma, 19 giugno 2006 |