GRUPPO FIAT. VENERDÌ 16 LUGLIO 2010 |
|
Dopo Pomigliano, la Fiat ha scelto la strada dello scontro frontale sui diritti procedendo a sospensioni e licenziamenti di delegati e lavoratori iscritti alla Fiom. Ad un giovane impiegato delegato sindacale a Mirafiori è stata recapitata una lettera di licenziamento. Mentre a Melfi l’Azienda rifiuta di ritirare il provvedimento di sospensione a due delegati sindacali e ad un lavoratore, con la minaccia di passare nelle prossime ore al loro licenziamento. La Fiat considera inaccettabile che i delegati possano informare i lavoratori e contestino con lo sciopero gli aumenti dei carichi di lavoro (a Melfi in contemporanea al ricorso alla Cassa integrazione), al di fuori delle regole e degli accordi sindacali in vigore. Se qualcuno aveva dubbi, Pomigliano non è un caso a se, ma una precisa scelta della Fiat che pensa di usare la crisi per imporre in tutti gli stabilimenti del Gruppo una logica autoritaria e antisindacale nella gestione della produzione e delle fabbriche, cancellando non solo il Ccnl, ma soprattutto il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a contrattare collettivamente la prestazione lavorativa. Inoltre, la Fiat pensa di tagliare ulteriormente il salario dei lavoratori, già falcidiato dalla Cig rendendo incerta l’erogazione del saldo del PdR ed in ogni caso in misura inferiore a quanto corrisposto nel 2008 e nel 2009. D I FRONTE A TALI GRAVI E INACCETTABILI COMPORTAMENTI DELLA FIAT, LA FIOM-CGIL RICORRERÀ A TUTTI GLI STRUMENTI GIURIDICI DI TUTELA DEI DIRITTI DEI DELEGATI E DEI LAVORATORI E PROCLAMA 4 ORE DI SCIOPERO GENERALE NEL GRUPPO FIAT PER VENERDÌ 16 LUGLIO 2010.Chiediamo alla Fiat di ritirare i licenziamenti ed i provvedimenti di sospensione e di rispettare gli accordi aziendali unitariamente stipulati ed in vigore nel Gruppo per la tutela del salario ed il controllo sulla organizzazione del lavoro. |
|