Nota stampa Fiom-Cgil/24° Congresso: date e dati


Il 24° Congresso nazionale della Fiom si svolgerà a Montesilvano, in provincia di Pescara, dal 7 al 10 febbraio. Nel salone principale del Palacongressi d’Abruzzo prenderanno posto 731 delegati in rappresentanza dei 363.326 iscritti alla federazione dei metalmeccanici Cgil. Ad essi si aggiungeranno 39 ospiti stranieri in rappresentanza di una trentina di sindacati e delle due organizzazioni internazionali di categoria: l’europea Fem e la Fism.

Il primo Congresso della Fiom, quello della sua fondazione, si tenne a Livorno nel 1901. Erano allora 18mila gli iscritti alle 40 sezioni territoriali i cui delegati, il 16 giugno, diedero vita alla Federazione italiana operai metallurgici. La Fiom, infatti, è il più antico fra i sindacati industriali del nostro paese e, nel 1906, partecipò alla fondazione della Confederazione generale del lavoro (Cgdl). Al 1919 risale il primo accordo nazionale firmato con i rappresentanti degli industriali; accordo che prevedeva, fra l’altro, la riduzione dell’orario a 8 ore giornaliere per sei giornate lavorative (48 ore alla settimana).

Dopo il tragico ventennio fascista, la Fiom fu rifondata, nell’ambito della nuova Cgil unitaria, con il 9° Congresso che si tenne a Torino nel 1946. La sigla, in quanto tale, rimase invariata, ma cambiarono in parte le parole che la componevano: la “i” non significò più “italiana” ma “impiegati”, a simboleggiare la mutata composizione di classe  di una categoria in cui il lavoro non manuale tendeva a crescere proporzionalmente.

Al 1948 risale il primo Contratto nazionale del dopoguerra. Il Contratto più importante della storia dei metalmeccanici italiani è però tuttora quello del gennaio 1970, con cui l’orario passò da 44 a 40 ore alla settimana e con cui il sindacato conquistò pieno diritto di cittadinanza all’interno delle fabbriche.

In più di cento anni di storia, la Fiom è stata guidata da alcuni dei più importanti fra i sindacalisti italiani. Si va, infatti, da Bruno Buozzi a Claudio Sabattini, passando per Luciano Lama, Vittorio Foa, Piero Boni, Bruno Trentin, Pio Galli, Ottaviano Del Turco, Sergio Garavini, Angelo Airoldi, Fausto Vigevani e molti altri.

Più di un quarto degli iscritti Fiom (93.339) lavorano in Lombardia. Seguono l’Emilia-Romagna (68.408 iscritti), il Piemonte (37.707), il Veneto (27.501) e la Toscana (26.802). Tra le regioni meridionali, quella con più iscritti è la Campania (17.783).

Assieme a Fim Cisl e Uilm Uil la Fiom agisce in un macrosettore industriale cui sono addetti circa 2 milioni di lavoratori inquadrati entro sette Contratti nazionali. Quattro di questi (Federmeccanica, Unionmeccanica-Confapi, orafi e argentieri industria e cooperative)  sono applicati dalle imprese industriali metalmeccaniche e della installazione di impianti (in totale, circa 1 milione e 600 mila addetti). Gli altri tre Contratti sono invece relativi al comparto dell’artigianato che comprende, a sua volta, imprese metalmeccaniche artigiane, orafi e argentieri artigiani e odontotecnici (in totale, circa 400 mila addetti).

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa          

 

Montesilvano, 7 febbraio 2006