Gruppo FIREMA,
Stabilimento
di Padova – ex Officine Meccaniche della Stanga (Oms)
ASSEMBLEA
PER INFORMARE SULLO STATO DELLE TRATTATIVE IN CORSO PER EVITARE LA CHIUSURA
DELLO STABILIMENTO 19 settembre 2003 Comunicato sindacale delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm e dell'Assemblea aperta delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Firema. Padova, 19 settembre 2003 Comunicato stampa Fim, Fiom, Uilm. Il 10 ottobre, manifestazione nazionale a Roma contro i licenziamenti. Oggi, assemblea aperta allo stabilimento di Padova. Roma, 19 settembre 2003
La giornata Invitati
gli esponenti sindacali, politici e amministrativi
della Città di Padova, della Provincia e della Regione.Dopo
il benvenuto e una breve introduzione sistemi della presente crisi aziendale da
parte di Candido Salvato, delegato
della rsu e componente della segreteria Fiom di Padova, ha introdotto la
riunione Emilio Lonati della
Fim nazionale, che ha riassunto le vicende che dal 1999 a oggi sono sfociate
nell’attuale grave crisi. Sono
poi interventi F. Coccoli, delegato della rsu della Fip industriale di Padova; F.
Lunardi, delegato della rsu di Oms Firema. Ha
quindi preso la parola Giustina Destro,
sindaco di Padova (FI), assicurando la precisa volontà di evitare la chiusura
dello stabilimento e assicurando tutto l’impegno dell’Amministrazione
comunale per trovare una soluzione. Ha assicurato che non ci sono giochi
politici, bensì sarà obiettivo di tutti evitare che venga cancellata una realtà
lavorativa così importante per la città, nello spirito di una massima unità. Sono
poi intervenuti G. Giannini della
Uilm nazionale, G. Gallo consigliere
comunale Ds, M. Zaia, deputato di An,
il quale ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro profuso da sindacati e
rappresentanti dei lavoratori, criticando invece l’atteggiamento
“pilatesco” di chi ha ruolo di rappresentanza del governo, cioè Borghini. Il vice presidente della Provincia di Padova, M. Verza ha affermato che è scandalosa la volontà di chiudere un’azienda così importante che opera nel ferroviario, considerato che l’impegno politico attuale punta invece sul trasporto pubblico; scandaloso inoltre il rifiuto di accettare una grossa commessa di lavoro che permetterebbe di dare ossigeno all’azienda.
All’assemblea
erano presenti delegati degli stabilimenti Firema di Caserta, altra realtà importante che teme per il suo futuro, i
quali hanno espresso la loro solidarietà ai colleghi di Padova. Nel
suo intervento Piero Ruzante,
deputato Ds, si è rivolto ai ministri Marzano e Lunardi per sollecitare il loro
impegno nei rispettivi campi, ma soprattutto a Finmeccanica perché assuma una
posizione di responsabilità e si adoperi affinché le commesse vinte di recente
siano affidate a Firema di Padova. Ha annunciato che tutti i parlamentari della
provincia di Padova, di tutte le appartenenze, presenteranno un’interrogazione
in Parlamento. Sono
poi intervenuti Tino Bedin, deputato
della Margherita, e l’avvocato Castellani,
assessore al Comune di Padova. Particolarmente
gradito è stato l’intervento del vescovo
di Padova, che con la sua partecipazione ha testimoniato la sensibilità della
diocesi per i problemi di questi lavoratori e delle loro famiglie. Ha auspicato
una soluzione ragionevole ed equa, ribadendo che i valori umani vengono prima
del profitto. L’intervento conclusivo dell’assemblea è stato di Sabina Petrucci, della Fiom nazionale. Oltre ad analizzare le vicende che hanno portato Firema all’attuale situazione, ha ribadito l’impegno totale del sindacato a tutela dei posti di lavoro, assicurando che tutti i livelli istituzionali saranno coinvolti in questa trattativa. Ai rappresentati politici e istituzionali presenti ha ribadito che alla parole dovranno seguire i fatti, e in tempi brevi; cosa che lei in prima persona si impegnerà di sollecitare e verificare. Ricordando le parole di Claudio Sabattini, il dirigente Fiom recentemente scomparso, ha riconfermato ai lavoratori la determinazione e il sostegno per trovare una positiva soluzione della crisi. |