Prima assemblea nazionale Fiom settore elettrodomestico

 

Si sono riuniti a Firenze il 1° ottobre oltre 100 delegati del settore elettrodomestico, che dà lavoro a circa 35.000 addetti, provenienti dai grandi gruppi del “bianco” in Italia, per dar vita – oltre ai coordinamenti di gruppo già esistenti – a un coordinamento nazionale di settore e dare apertura alla vertenza dei precontratti nell’elettrodomestico. Sono le lavoratrici e i lavoratori di Electrolux Zanussi, Merloni Elettrodomestici, Candy, San Giorgio, Antonio Merloni, Ocean, Gasfire, Whirlpool, Fox, Iar, Vendor, Cold.

I lavori dell’Assemblea sono iniziati con la  relazione introduttiva di Francesca Re David, segretaria nazionale Fiom, che ha fatto un’analisi del settore, definendolo molto “complesso e complicato, anche per il peso politico che queste aziende hanno: stiamo vivendo una fase di passaggio fondamentale, quella dell’avvio dei precontratti dei grandi gruppi. I successi della Fiom ottenuti finora, ci dicono che è una strada percorribile”.

Candy e Whirlpool hanno dato l’avvio alle vertenze prima della chiusura estiva delle fabbriche, alla Merloni Elettrodomestici e alla Electrolux  Zanussi sono in corso i referendum, che stanno dando risultati positivi; Antonio Merloni, Ocean e altre aziende presenteranno le piattaforme nei prossimi giorni.

“È un settore – ha proseguito Re David – che conserva caratteristiche specifiche di grande rilievo, nazionali e internazionali, con una forte concorrenza nel mercato tra i diversi gruppi e una produzione che è aumentata nell’ultimo periodo, anche per quanto riguarda l’esportazione.”

FRANCESCA RE DAVID - SEGRETARIA NAZIONALE FIOM-CGIL“Il tipo di produzione che interessa il settore elettrodomestico, tipicamente stagionale, induce i vertici aziendali a incrementare la flessibilità in fabbrica: la Legge 30 la renderebbe strutturale, eliminando la funzione collettiva della contrattazione e definendo il rapporto di lavoro esclusivamente una faccenda tra il singolo lavoratore e l’azienda”.

“La Fiom pensa che quello che si vuole creare sia un modello distruttivo, e scende in campo per tutelare i diritti dei lavoratori, la democrazia, perché il lavoro non venga considerato ‘merce priva di diritti’.”

Ancora, “in queste settimane siamo riusciti a innescare un interesse e un seguito straordinari sulla vicenda dei precontratti. Per raggiungere il quorum nei referendum abbiamo parlato con ogni singolo lavoratore, creando un vincolo molto stretto, mantenendo un atteggiamento coerente con le scelte fatte, perché i lavoratori stanno prendendo coscienza e dobbiamo stargli vicino, giorno dopo giorno”.LUCA ZUCCOLOTTO - ZANUSSI - MEL

“Con i precontratti la Fiom vuole ‘dare gambe’ alla sua strategia, e dare una spinta al potere contrattuale che il governo vorrebbe eliminare: anche per questo è importante che ci sia l’unità del settore, con un piano comune, deciso dai lavoratori, in modo democratico.”

Numerosi gli interventi delle delegate e dei delegati dei diversi gruppi.

Tutti sono d’accordo nel definire la lotta lunga, difficile, ma sono altresì consapevoli che questa delle vertenze per i precontratti è l’unica strada percorribile, che la Fiom non può tornare indietro, che il suo compito principale è quello di tutelare le lavoratrici e i lavoratori: salario e diritti sono le parole più ricorrenti, quelle rivendicate con più forza.

MARA ALLASIA - MERLONI - NONEConcordi nella costituzione di un coordinamento nazionale Fiom del settore  elettrodomestico, l’impegno deve essere comune, in questo modo le aziende non potranno approfittare della concorrenza – che è molto forte - per dividere i lavoratori. E bisogna dare continuità alla lotta, decidere iniziative di settore che diano un segnale alla controparte che non finirà tutto con lo sciopero generale della categoria, ma che la battaglia per i precontatti continua, che i lavoratori sono uniti, in maniera forte e radicata.

Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, nel suo discorso conclusivo ha definito “importanti le scelte compiute oggi, che dimostrano la giustezza della nostra lotta, che è quella che le lavoratrici e i lavoratori hanno scelto in modo democratico”.

“Il verbale d’intesa di Federmeccanica del maggio scorso annulla il ruolo e il protagonismo dei lavoratori, che sono stati di fatto esclusi dalle scelte contrattuali. La Legge 30 dà legittimità alla scelta degli accordi separati e accettarla significa accettare che il governo possa modificare tutti i rapporti di lavoro, riducendo la contrattazione a norma puramente applicativa e stravolgendo il ruolo dei sindacati.”

GIANNI RINALDINI - SEGRETARIO GENERALE FIOM-CGILRinaldini ha concluso ribadendo le scelte importanti che la Fiom ha fatto sul piano della democrazia, dando ai lavoratori e ai loro diritti centralità. Da qui la decisione di aprire il conflitto – che non sarà certamente breve – a tutto campo: per farlo, per reggere uno scontro di grandi dimensioni, si è resa necessaria una struttura di coordinamento di settore che rafforzi anche le lotte dei singoli gruppi, che stabilisca iniziative unitarie, anche la proclamazione di una giornata nazionale di lotta del settore dell’elettrodomestico.

 


 

-> 2/10/2003 - Ufficio stampa e relazioni esterne. Contratto metalmeccanici. La Fiom lancia le vertenze per i pre-contratti nelle fabbriche di elettrodomestici