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Cronache di Cassa


Pozzilli, 28 novembre 2003  Giornata importante questa. La Cassa di resistenza metalmeccanica si attiva e opera il suo primo intervento a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta. Oggi infatti una delegazione della Fiom-Cgil ha portato un contributo “concreto” ai lavoratori della Rer spa, fonderia di Pozzilli (Is), che dal 20 ottobre sono in sciopero contro la decisione aziendale di licenziare 18 dipendenti, tutti iscritti alla Fiom.

Ognuno dei 44 lavoratori della Rer, scesi in sciopero a oltranza, accampati sotto a una tenda a pochi passi dai cancelli della fabbrica,  ha ricevuto una erogazione liberale nei termini previsti dalla legge con un assegno della Cassa di resistenza metalmeccanica, il fondo di solidarietà creato dalla Fiom a sostegno delle lotte particolarmente lunghe e difficili dei metalmeccanici con i contributi volontari non solo delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche di liberi cittadini, di associazioni e di altri sindacati.

Durante la consegna dei 6.500 euro, come sostegno alla lotta per la difesa dei posti di lavoro che i dipendenti della Rer stanno facendo da 41 giorni, è arrivato il presidente dei democratici di sinistra Massimo D’Alema, che si è impegnato a sollevare il problema con un’interpellanza sia alla Camera sia al Senato, e a dare un contributo di solidarietà, oltre che politica, concreta.

“È stato un momento molto importante – ha dichiarato Tino Magni, presente in rappresentanza della Segreteria nazionale Fiom - perché tutte le istituzioni stanno dando un grande sostegno a questa azienda, sono ingiustificabili i licenziamenti di carattere politico e sindacale.”

“Questi lavoratori sono persone in carne e ossa che devono mantenere la famiglia: l’aiuto economico, concreto, dà loro la possibilità di continuare la lotta. Mentre ci trovavamo lì è arrivata la notizia di altri due versamenti da parte della Filcams della Lombardia e di Milano di 500 euro ciascuno, questa lotta sta diventando un simbolo non più solo locale, se si pensa che siamo nel cuore del Mezzogiorno, dove la perdita del posto di lavoro in famiglie spesso monoreddito è ancora più grave.”

“La Cassa di resistenza metalmeccanica ha avuto un impulso dopo la manifestazione nazionale dei metalmeccanici del 7 novembre, in tutto il territorio c’è stato un incremento di adesioni e nei fatti dimostra di essere veicolo di solidarietà concreta. La Fiom ha consegnato a 44 lavoratori un contributo, piccolo certo, ma fatto dai versamenti di altri lavoratori e sempre verificabile. Chi partecipa con il proprio denaro infatti sa esattamente come viene utilizzato.”

   

La storia

La Rer ha richiesto la procedura di mobilità per 22 dipendenti nella scorsa estate, licenziandone 18, nonostante non fosse affatto in crisi, anzi, dopo aver chiuso in attivo il bilancio del 2002 ha assunto 9 lavoratori con contratto di formazione lavoro in primavera e 1 con contratto a tempo determinato in agosto. Scenario di numerosi infortuni sul lavoro, di cui uno mortale nel 2000, l’azienda continua a essere carente riguardo le norme di sicurezza, e ha sostituito i lavoratori in sciopero facendo ricorso a  ditte esterne e costringendo i lavoratori rimasti a turni superiori a quelli stabiliti contrattualmente.

In un incontro dei primi di novembre con la Regione Molise, la Rer ha dichiarato di non avere problemi di ordine economico e per il momento ha rifiutato l’offerta di un finanziamento  di 4 milioni di euro immediatamente disponibili, anche se si è riservata di rispondere successivamente in modo definitivo: è un comportamento veramente anomalo, visto che i vertici aziendali hanno già annunciato che non faranno fronte agli incentivi economici maturati in base ai contratti integrativi precedenti.

Tutta la provincia si è stretta intorno a questi lavoratori e alle loro famiglie, mandando contributi a sostegno della loro lotta e dello sciopero intrapreso, anche il vescovo di Isernia-Venafro, monsignor Gemma, che ha deciso di devolvere parte delle offerte ricevute, affermando che sono per una causa “di giustizia e di solidarietà”, e il sindaco di Venafro Enzo Bianchi, che devolverà le indennità di novembre e dicembre agli operai della Rer.