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novembre: in piazza contro la precarietą Siamo
soggetti diversi, portatori di culture e proposte politiche diverse, e
non vogliamo annullare le nostre differenze. Ma siamo uniti nella comune
volontą di porre la lotta alla precarietą al centro di un progetto di
cambiamento del paese. Ci siamo
ritrovati nell'assemblea nazionale dell'8 luglio scorso al teatro
Brancaccio e abbiamo definito gli obbiettivi comuni della mobilitazione
unitaria che ci porterą a Roma in tanti e che proseguirą nel paese. Solo
quelli sono gli obbiettivi della piattaforma comune di questa
manifestazione. Siamo
convinti che l'abrogazione della legge 30, della Bossi-Fini, della
riforma Moratti, siano la condizione necessaria per aprire la strada ad
una nuova legislazione sul lavoro, sulla scuola, sull'immigrazione,
fondata sul lavoro a tempo indeterminato e sull'estensione dei diritti
di cittadinanza. Questi
obbiettivi oggi li confermiamo e li ribadiamo, anche alla luce di quanto
hanno finora fatto governo e parlamento nei primi mesi della nuova
legislatura e delle scelte che su questi temi sono previste nella
finanziaria. Di fronte
alle proposte concrete contenute nella nostra piattaforma le risposte
che troviamo in questa finanziaria sono insufficienti, in alcuni casi
sbagliate o del tutto assenti. Ancora non vediamo, su questi temi,la
necessaria discontinuitą rispetto alla legislazione vigente. Siamo
convinti invece che serva un radicale cambio di rotta. Il
superamento del lavoro precario nel settore pubblico e privato,
l'affermazione dei diritti di cittadinanza per tutti e il superamento
dei cpt, il diritto allo studio e alla formazione, il diritto alla casa,
sono aspetti decisivi per un reale cambiamento del paese. Per
questo oggi riaffermiamo l'attualitą dell'appello lanciato l'estate
scorsa dal teatro Brancaccio e chiamiamo a partecipare ad una
manifestazione che vogliamo grande e unitaria, aperta a tutte e tutti. Roma, 27 ottobre 2006 Il Comitato promotore della campagna "Stop precarietą
ora" |