4 novembre: in piazza contro la precarietą

 

Siamo soggetti diversi, portatori di culture e proposte politiche diverse, e non vogliamo annullare le nostre differenze. Ma siamo uniti nella comune volontą di porre la lotta alla precarietą al centro di un progetto di cambiamento del paese.

Ci siamo ritrovati nell'assemblea nazionale dell'8 luglio scorso al teatro Brancaccio e abbiamo definito gli obbiettivi comuni della mobilitazione unitaria che ci porterą a Roma in tanti e che proseguirą nel paese.

Solo quelli sono gli obbiettivi della piattaforma comune di questa manifestazione.

Siamo convinti che l'abrogazione della legge 30, della Bossi-Fini, della riforma Moratti, siano la condizione necessaria per aprire la strada ad una nuova legislazione sul lavoro, sulla scuola, sull'immigrazione, fondata sul lavoro a tempo indeterminato e sull'estensione dei diritti di cittadinanza.

Questi obbiettivi oggi li confermiamo e li ribadiamo, anche alla luce di quanto hanno finora fatto governo e parlamento nei primi mesi della nuova legislatura e delle scelte che su questi temi sono previste nella finanziaria.

Di fronte alle proposte concrete contenute nella nostra piattaforma le risposte che troviamo in questa finanziaria sono insufficienti, in alcuni casi sbagliate o del tutto assenti. Ancora non vediamo, su questi temi,la necessaria discontinuitą rispetto alla legislazione vigente.

Siamo convinti invece che serva un radicale cambio di rotta.

Il superamento del lavoro precario nel settore pubblico e privato, l'affermazione dei diritti di cittadinanza per tutti e il superamento dei cpt, il diritto allo studio e alla formazione, il diritto alla casa, sono aspetti decisivi per un reale cambiamento del paese.

Per questo oggi riaffermiamo l'attualitą dell'appello lanciato l'estate scorsa dal teatro Brancaccio e chiamiamo a partecipare ad una manifestazione che vogliamo grande e unitaria, aperta a tutte e tutti.

 

Roma, 27 ottobre 2006

 

Il Comitato promotore della campagna "Stop precarietą ora"