COMUNICATO FIOM

  

Italtel. Turi (Fiom): «Raggiunta un’ipotesi di accordo che esclude i licenziamenti». Da mercoledì 29 a venerdì 31 gennaio il referendum tra lavoratrici e lavoratori.

 

Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore Ict, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
 

«Nelle prime ore del 25 gennaio è stata siglata un’ipotesi di accordo presso il ministero dello Sviluppo economico tra la direzione aziendale di Italtel, Fim, Fiom, Uilm e il coordinamento nazionale che prevede la gestione dei problemi occupazionali senza che nessun lavoratore venga licenziato ma, al contrario, utilizzando strumenti quali i contratti di solidarietà, la cassa integrazione a rotazione e la mobilità volontaria incentivata.»

«Rispetto ai 380 esuberi – su un totale di circa 1.300 dipendenti nelle sedi di Castelletto (Mi), Roma e Carini (Pa) – dichiarati inizialmente dall’azienda, con la trattativa i lavoratori coinvolti da problemi occupazionali sono scesi a 300. L’ipotesi di accordo stabilisce che i dipendenti che potranno essere collocati contemporaneamente in cassa integrazione saranno al massimo 200, e lo faranno a rotazione. Saranno previsti anche i contratti di solidarietà per circa 800 lavoratori.»

«Oltre ad alcune misure di integrazione aziendale del reddito per i cassaintegrati, vi saranno incentivi per quei lavoratori che dovessero scegliere la mobilità volontaria. L’accordo prevede anche la revisione temporanea di alcuni istituti contrattuali come la reperibilità e la trasferta per tutta la durata dell’accordo stesso.»

«Questo accordo ha tra gli allegati un “Memorandum” firmato anche dal ministero dello Sviluppo economico, che vede Italtel impegnata a evitare i licenziamenti per tutta la durata del piano industriale 2012-2016 e a condividere con le organizzazioni sindacali l’individuazione delle soluzioni che vadano a salvaguardare l’occupazione e la presenza industriale in Italia.»

«Si tratta di un accordo importante che arriva dopo settimane di faticosa trattativa con l’azienda e di iniziative di mobilitazione e che, a fronte di una difficile situazione industriale e finanziaria, impedisce che vengano individuati esuberi; ciò non solo perché si escludono i licenziamenti, ma anche perché gli strumenti utilizzati consentono che nessun lavoratore sia escluso dal processo produttivo.»

«La parola passa ora alle lavoratrici e ai lavoratori che, dopo le assemblee che saranno tenute nei prossimi giorni, saranno chiamati a esprimersi con il referendum sull’ipotesi di accordo, a partire da mercoledì 29 gennaio fino al venerdì successivo.»

 

Il testo dell'ipotesi di accordo è su www.fiom.cgil.it
 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 27 gennaio 2014