COMUNICATO FIOM

  

Meccanizzazioni postali. Candido Omiciuolo (Fiom): «Per tutelare i lavoratori e salvaguardare il servizio serve immediatamente una soluzione»

 

Candido Omiciuolo, coordinatore Fiom-Cgil per le aziende delle meccanizzazioni postali, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

«Si è svolto oggi, presso il ministero dello Sviluppo economico, un incontro tra il governo e le parti sociali per affrontare la vertenza che da molti mesi vede coinvolti i lavoratori delle meccanizzazioni postali

«All'incontro, oltre alle organizzazioni sindacali e ai rappresentanti del ministero, erano presenti la Selex Es, l'azienda che all'inizio del 2013 si è aggiudicata l'appalto delle meccanizzazioni postali con una gara al ribasso, Stac e Logos, le aziende che avevano il subappalto di tali lavorazioni prima dell'ultima gara, ma non Poste italiane, azienda appaltante, e Ph Facility, nei fatti un'azienda industriale di pulizie, che gestirà le meccanizzazioni postali in associazione temporanea di impresa con Selex Es.»

«La Fiom giudica grave l'assenza di queste aziende, che non hanno ritenuto opportuno rispondere alla convocazione del governo per affrontare la vertenza che al momento vede irrisolta la situazione di 260 lavoratori e tecnici che, con le loro competenze e capacità, facevano funzionare quel “ciclo della posta” che oggi, come anche la stampa ha sottolineato nei giorni scorsi, si trova in grave affanno con enormi ritardi e disagi per la corrispondenza dei cittadini.»

«Per la Fiom è incredibile che un'azienda come Poste italiane, capace in queste ore di avviare un'operazione come quella di Alitalia, non sia in grado di risolvere la situazione dei 260 lavoratori che si potrebbero trovare in breve tempo senza neanche la possibilità dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali.»

«Il prossimo incontro, convocato per il 15 gennaio prossimo, sarà preceduto da approfondimenti da parte del ministero con le aziende coinvolte. Per quella data la Fiom chiede una immediata soluzione a questa vertenza a tutela dei lavoratori, anche oggi in presidio al ministero, e del servizio.»


 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
 

Roma, 9 gennaio 2014