COMUNICATO FIOM

  

Alcoa. Gianni Venturi (Fiom): «Oggi al ministero definiti tempi e modalità di un percorso. Aspettiamo il piano industriale per esprimere un giudizio di merito. Positiva la proroga della Cigs»

Gianni Venturi, responsabile Fiom-Cgil per la siderurgia, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
 

«Si è tenuto oggi, presso il ministero dello Sviluppo economico, tra il Governo, le organizzazioni sindacali e Alcoa, un incontro per verificare il percorso e le condizioni attraverso le quali ricercare una soluzione ravvicinata per la cessione dello “smelter” di Portovesme.»

«La tempistica prevede che entro la metà del prossimo mese di gennaio venga nominato un “advisor”, una società terza che dovrà asseverare-certificare il piano industriale entro la metà del successivo mese di febbraio. Tale certificazione dovrà riguardare anche la sostenibilità finanziaria e quella temporale del piano industriale.»

«Da metà febbraio si aprirà il confronto tra le parti sul piano industriale certificato.»

«Questo non significa che non possano nel frattempo presentarsi e concretizzarsi anche diverse e ulteriori manifestazioni d'interesse, oltre a quella a oggi sul tavolo da parte del gruppo Klesch.»

«Inoltre, il ministero dello Sviluppo economico ha comunicato che, in accordo con il ministero del Lavoro, è in via di definizione il decreto per la proroga della Cassa integrazione per altri 12 mesi.»

«La nostra valutazione sullo scenario prospettato dal Governo è molto cauta. Non solo perché si tratta ancora di impegni che riguardano fondamentalmente il percorso e la sua tempistica, ma anche perché le condizioni per un giudizio di merito possono essere definite soltanto dopo la presentazione del piano industriale, sulle stime occupazionali in esso contenute, sulle strategie di mercato che un'eventuale acquisizione da parte di Klesch porterà a individuare.»

«Per noi, come sempre, sarà il merito, quindi i contenuti del piano, a decidere del nostro giudizio, che resta sospeso anche in ragione delle possibili alternative all'ipotesi in piedi ad oggi. È evidente che la proroga della cassa integrazione per altri 12 mesi consente questa verifica con maggiore tranquillità.»

«Resta aperta la questione drammatica dei lavoratori delle imprese dell'indotto che rischiano di trovarsi, a centinaia, senza ammortizzatori sociali dal primo gennaio prossimo, non senza responsabilità della Regione Sardegna, in un territorio peraltro già drammaticamente colpito dalle crisi industriali e dalla disoccupazione.»


 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


 

Roma, 19 dicembre 2013