COMUNICATO FIOM

  

Meccanizzazioni postali. Roberta Turi e Candido Omiciuolo (Fiom): «Oggi straordinaria mobilitazione dei lavoratori. Poste italiane intervenga a tutela dei lavoratori e del servizio»
 

Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore global service, e Candido Omiciuolo, coordinatore Fiom-Cgil per le aziende delle meccanizzazioni postali, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
 

«Oggi c'è stata una straordinaria giornata di mobilitazione dei lavoratori metalmeccanici delle meccanizzazioni postali, da un mese in presidio permanente davanti ai centri di smistamento postale di tutto il paese, che si sono ritrovati presso i centri di Roma Fiumicino e Milano Peschiera.»

«La protesta è nata perché nel cambio appalto, che interessa due aziende – Stac e Logos – che svolgono l'attività di manutenzione e assistenza ai macchinari utilizzati per lo smistamento della posta, si rischia il licenziamento di 185 lavoratori e il netto peggioramento delle condizioni di lavoro di tutti.»

«I lavoratori sono in lotta per chiedere a Poste Italiane, a Selex Es, cui è stato affidato l'appalto, e a Ph Facilities, che nell'appalto gestirà le attività di manutenzione, di mantenere i livelli occupazionali e retributivi e il contratto metalmeccanico per tutte le lavoratrici e i lavoratori che, altrimenti, non sono disposti a lasciare il presidio.»

«Da domani, inoltre, sarà intrapresa anche l'iniziativa legale da parte delle lavoratrici e dei lavoratori che faranno partire le cause per l'estromissione dal proprio posto di lavoro.»

«Questa situazione sta producendo danni enormi non solo ai lavoratori coinvolti ma anche al paese, perché la posta in giacenza si sta accumulando e sta arrivando con enormi ritardi. Ci sono raccomandate che arrivano a destinazione dopo venti giorni.»

«Chiediamo quindi a Poste italiane di intervenire per trovare una soluzione a tutela dei lavoratori e del servizio.»

«Il 12 dicembre prossimo la Fiom scenderà in piazza davanti alla presidenza del Consiglio anche per chiedere nuove regole sugli appalti, chiedendo l'eliminazione del “massimo ribasso”.»


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 2 dicembre 2013