COMUNICATO FIOM

  

Indesit. Per responsabilità dell'azienda si è interrotto nelle prime ore di questa mattina il confronto aperto da molti mesi sul piano industriale e il futuro occupazionale e produttivo di tutto il Gruppo


 

La trattativa in corso al ministero dello Sviluppo economico è stata interrotta a seguito della decisione dell'azienda di respingere la proposta avanzata unitariamente dal Coordinamento sindacale che, valutando le proposte dell'azienda non sufficienti a garantire il futuro di tutti gli stabilimenti e la salvaguardia dell'occupazione, aveva proposto un aggiornamento della trattativa per permettere al sindacato di svolgere le assemblee in tutti gli stabilimenti del Gruppo e chiedere ai lavoratori un mandato a concludere sulla base di una posizione unitaria.

Indesit ha ritenuto non praticabile questo percorso democratico e ha annunciato l'apertura unilaterale della procedura di mobilità, rinunciando a un confronto che avrebbe permesso l'avvio di una fase conclusiva del negoziato, sciogliendo i nodi ancora presenti nel rapporto con i lavoratori.

Inoltre l'azienda, nonostante le richieste sindacali, non ha chiarito quali sono le scelte che la famiglia Merloni, azionista di riferimento, sta facendo e che prevedono l'entrata di altri soggetti nell'assetto societario.

Da domani in tutti gli stabilimenti del Gruppo si svolgeranno le assemblee per spiegare ai lavoratori che, attraverso la proposta presentata al tavolo del ministero, Indesit da un lato si prepara a cedere il controllo del gruppo o a definire alleanze con altri grandi gruppi del settore, e dall'altra conferma il trasferimento delle produzioni, riduce l'occupazione e non garantisce il futuro degli stabilimenti né a Caserta né a Fabriano.

A questo punto è necessario che intervenga, per il Governo, direttamente la Presidenza del Consiglio, per affrontare una vertenza sindacale emblematica della grave situazione di crisi che interessa un grande gruppo come la Indesit e tutto il settore dell'elettrodomestico, a partire da altri grandi gruppi quali Electrolux, per svolgere un ruolo non di mediazione al ribasso ma di salvaguardia di un intero settore.

Nello stesso tempo è necessario che Indesit privilegi il confronto e rinunci ad atti unilaterali a partire dalla procedura di mobilità.

 


 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


 

Roma, 19 novembre 2013