COMUNICATO FIOM

  

Fiat. De Palma (Fiom): "Raggiunta intesa quadro sulla cassa in deroga per i lavoratori della Irisbus. Ora il Governo garantisca al Paese la continuità produttiva nel settore autobus, visto che l'Azienda conferma il disimpegno"

Michele De Palma, responsabile del gruppo Fiat per la Fiom-Cgil, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

 

“L'intesa raggiunta oggi al ministero dello Sviluppo economico è utile premessa all'esame congiunto in sede regionale per una copertura di sei mesi di cassa integrazione in deroga per i lavoratori della Irisbus di Grottaminarda. Questa decisione del ministero del Lavoro ha determinato le condizioni per cui la direzione di Cnh Industrial ritirasse le procedure di mobilità annunciate dalla direzione aziendale per tutte le lavoratrici e i lavoratori. Con l'intesa si garantisce, inoltre, che l'indennità venga erogata da subito e, a ulteriore garanzia della continuità retributiva dei dipendenti, l'Azienda si impegna ad anticipare con risorse proprie i primi due mesi di cassa in caso di ritardi da parte dell'Inps, mentre Governo e Regione hanno garantito per i successivi quattro."

"Questo è un primo risultato, anche se si tratta di un periodo di ammortizzatori troppo limitato per risolvere il problema occupazionale e produttivo perché, nel frattempo, si continua a perdere capacità produttiva nel settore autobus in un Paese che ha un bisogno straordinario di mobilità pubblica."

"Contrariamento a quanto chiesto, il management ha confermato la sua intenzione a dismettere la Irisbus e il governo ha spiegato che non c'è nessuna iniziativa che va nella direzione prospettata dalla mozione approvata quasi all'unanimità dalla Camera per trovare una soluzione comune per Irisbus e BredaMenariniBus con la creazione di un polo degli autobus e l'approvazione di un piano nazionale dei trasporti, ma ci sarebbero due manifestazioni di interesse che saranno oggetto di un incontro il 15 novembre."

“Continuiamo a ritenere, e sino a ora non abbiamo ricevuto smentite fattuali, che lo stabilimento di Valle Ufita può competere in Europa sia per qualità professionale delle maestranze, che per il possibile mercato italiano-europeo.”

“Infatti, riteniamo che anche in ristrettezza di risorse pubbliche nazionali e regionali, con un piano di trasporti si potrebbero combinare due soluzioni industriali.”

“L'impianto di tecnologie utili a ridurre l'impatto ambientale per i 'vecchi autobus' e la produzione di nuovi mezzi offrirebbero all'Italia la possibilità di usare risorse europee, anziché pagare per le infrazioni, con il raggiungimento di due obiettivi: lavoro e riduzione delle emissioni di Co2.”


Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 14 ottobre 2013