COMUNICATO FIOM

  

Ccnl Unionmeccanica. Spera (Fiom): "Con il mandato ricevuto dai lavoratori, oggi è stato firmato il nuovo contratto nazionale dei dipendenti delle piccole e medie imprese metalmeccaniche"

Michela Spera, Segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile dell'Ufficio sindacale della stessa Fiom, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“Grazie all'approvazione a larga maggioranza da parte dei lavoratori delle piccole e medie imprese metalmeccaniche, è stato firmato oggi il nuovo contratto nazionale con Unionmeccanica-Confapi, siglato il 29 luglio 2013. Secondo i dati ad oggi pervenuti, mancano infatti alcune regioni e province, sul referendum certificato, si è votato in 1.741 imprese per un totale di 70.934 dipendenti. I votanti sono stati 38.522. Hanno espresso un voto favorevole all'ipotesi di accordo 36.446 lavoratori pari al 96,02%. Hanno espresso voto contrario 1.510 lavoratori (3,98%). Le schede bianche o nulle sono state 522.”

“Il voto certificato, per la prima volta, era considerato anche dalla controparte come condizione essenziale per la firma dell'accordo.”

“L'intesa prevede un amento medio a regime di 131 euro, più altri 5 per gli istituti bilaterali. Inoltre, ai lavoratori non coperti da contrattazione aziendale verranno corrisposti 485 euro di elemento perequativo. Sono escluse le deroghe agli aumenti contrattuali.”

“Riguardo all'orario di lavoro, rimane la centralità del ruolo contrattuale delle Rsu. Inoltre, rimane il pagamento dei primi tre giorni di malattia.”

“Secondo i dati Inps, le aziende che applicano il Ccnl Unionmeccanica e che occupano più di 15 dipendenti, nelle quali ci sono le agibilità sindacali (diritto di assemblea, Rsu ecc.) sono 6.880, per un totale di circa 199.000 dipendenti. Il tasso di sindacalizzazione registrato in Italia nelle aziende metalmeccaniche è pari a circa il 30%. Non si è in grado di valutare quanto la crisi abbia inciso in questi mesi sul numero di aziende dichiarate dall'Inps e quante sono ancora in attività; i dati della cassa integrazione, che non sono disaggregati, fanno emergere un ricorso esteso e prolungato sia alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria che alla cassa in deroga. Pur in questo quadro di incertezza e difficoltà, la consultazione ha comunque già superato il 25% delle aziende e coinvolto il 35,6% dei lavoratori. Si tratta di percentuali di voto assolutamente in linea con i referendum unitari finora fatti nella categoria.”

“Gli iscritti alla Fiom, nelle fabbriche ad oggi coinvolte nella consultazione, sono pari a 20.455. I dipendenti coinvolti nella consultazione risultano quindi una platea ben più estesa – oltre tre volte – della nostra rappresentanza, mentre i votanti sono circa il doppio.”

“In attesa di una legge sulla rappresentanza che definisca regole per la validazione dei contratti nazionali, la Fiom considera ampio il mandato espresso dai lavoratori con il voto certificato tramite referendum e sottoscrive il Ccnl Unionmeccanica. Nello stesso tempo prosegue l'impegno per concludere in tutti i territori le assemblee per permettere a tutti i lavoratori di esprimersi sul proprio contratto nazionale.”


Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 4 ottobre 2013