COMUNICATO FIOM

  

Indesit. Spera (Fiom): “No a tagli e delocalizzazioni. Lo sciopero e la manifestazione di oggi chiedono all'Azienda di cambiare il suo piano industriale”

 

“Grande adesione allo sciopero che era stato indetto per oggi unitariamente dai sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm in tutti gli stabilimenti del gruppo Indesit e convinta partecipazione dei più di 5mila tra lavoratrici e lavoratori, provenienti dai diversi siti, che hanno animato la manifestazione nazionale svoltasi oggi a Fabriano.” Lo ha dichiarato Michela Spera, Segretaria nazionale Fiom-Cgil responsabile per il settore degli elettrodomestici, al termine dell'iniziativa di lotta che ha avuto luogo, nel corso della mattinata, nella cittadina marchigiana, ove ha sede il quartier generale del Gruppo.

“La famiglia Merloni - ha proseguito Spera - dichiara alla stampa che non intende effettuare licenziamenti, ma non dice nulla sul destino delle attività produttive e tace sui posti di lavoro che, in base al piano industriale presentato dall'Azienda, scompariranno dal nostro Paese. Si tratta di ben 1.425 unità, cui debbono aggiungersi i 300 posti di lavoro già tagliati fra None (Torino), Brembate (Bergamo) e Refrontolo (Treviso). Ma, con la manifestazione di oggi, i lavoratori Indesit hanno mandato un messaggio chiaro all'Azienda, per dire che se non cambia tale piano sono decisi a portare avanti la lotta con grande determinazione.”

“Il ministro dello Sviluppo Economico - ha aggiunto Spera - ha convocato il prossimo incontro sulla vertenza, a Roma, per martedì 16 luglio. E' bene che si sappia che dalla manifestazione di oggi è venuto un vigoroso messaggio anche alle Istituzioni nazionali e locali affinché chiedano a Indesit di cambiare un piano industriale fatto di tagli e delocalizzazioni.”

“Va poi detto - ha concluso Spera - che la vertenza Indesit ha rilievo nazionale e si inserisce, a pieno titolo, nella vicenda che coinvolge tutto il settore degli elettrodomestici, con i suoi 130mila addetti. Una vicenda la cui gravità non va sottovalutata e, rispetto alla quale, i sindacati dei metalmeccanici hanno chiesto unitariamente al Governo di aprire un tavolo di settore, proclamando uno sciopero nazionale per il prossimo mese di settembre.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 12 luglio 2013