COMUNICATO FIOM

  

Abb. Potetti (Fiom): “Orario, salario aziendale e stabilità nei rapporti di lavoro: ecco i motivi dello sciopero effettuato mercoledì 26 giugno”


Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Abb, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
 

“Mercoledì 26 giugno, le lavoratrici e i lavoratori di Abb hanno effettuato 2 ore di sciopero, con presidi in tutte le sedi italiane della multinazionale elvetico-svedese.”

“La scelta aziendale - che vorrebbe mettere le Rsu dei vari stabilimenti nella condizione di “auditrici”, invece che di soggetti contrattuali, su un tema delicato come quello dell’orario di lavoro - lascia fortemente perplessi i dipendenti. Ciò, da un lato, perché è nella contrattazione che si trovano le soluzioni migliori e non in imposizioni da parte dell’Azienda, dall’altro perché in una fase in cui alcune attività sono in calo l’aumento dell’orario è incomprensibile.”

“Nel panorama delle aziende che effettuano la contrattazione integrativa, l’Abb è quella che ha scelto la formulazione più nettamente unilaterale sulla questione degli orari e, forse non a caso, si trova ora in una situazione di stallo.”

“Per quanto riguarda poi il Premio di risultato, la proposta avanzata dall’Azienda viene giudicata come insufficiente. Ciò perché, malgrado l’efficienza e la produttività ottenute grazie al contributo decisivo dei lavoratori, la somma ipotizzata dall’Azienda è molto bassa rispetto al primo anno di vigenza del nuovo ipotizzato accordo.”

“Infine, per quanto riguarda la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, mentre in alcuni Paesi europei Abb sta procedendo alle assunzioni, in Italia ci sono molti lavoratori che si trovano in rapporti di lavoro precari da 6 o 7 anni. Si tratta di dipendenti che sono quindi inseriti da anni nel ciclo produttivo aziendale e che forniscono prestazioni lavorative evidentemente valide, dal momento che i loro contratti sono stati rinnovati più volte. Ciò nonostante, non hanno ancora trovato una propria prospettiva lavorativa all’interno dell’Azienda.”

“Su tutti questi punti, i lavoratori chiedono ad Abb di fare dei passi in avanti per sbloccare la situazione, riconoscendo il valore qualitativo delle loro prestazioni professionali e l’efficienza di un sistema produttivo ai primi posti nel mondo.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 27 giugno 2013