COMUNICATO FIOM

  

Abb. Potetti (Fiom): “L’Azienda perde il ricorso sull’assegnazione alla lista dei metalmeccanici Cgil della quota dell’1/3 nell’elezione della Rsu del sito di Napoli”

Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Abb, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
 

“Un’incredibile vicenda finita bene per la rappresentanza Fiom-Cgil eletta da tutti i lavoratori ABB del sito di Napoli, malissimo per l’Azienda. Evidentemente l’ABB non era contenta delle elezioni della nuova Rsu svoltesi nel capoluogo campano, dove la nostra organizzazione era stata l’unica a presentare dei candidati e a ottenere, quindi, che tutti i seggi della stessa Rsu fossero occupati da eletti Fiom. In altri termini, dalla lista Fiom provengono non solo i 2 delegati eletti direttamente dai lavoratori, ma anche quello dell’1/3 riservato ai sindacati confederali.”

“Non potendo né Fim, né Uilm ricorrere contro questa elezione, ABB ha pensato bene di assumere in proprio l’iniziativa di presentare un ricorso contro l’assegnazione alla lista Fiom della riserva dell’1/3. Tuttavia, come era facilmente prevedibile, non essendo l’Azienda legittimata in nessun modo a contestare l’elezione della Rsu, la Commissione di Garanzia presso la sede di Napoli del Ministero del Lavoro ha rigettato il ricorso.”

“Il Presidente della Commissione di Garanzia ha affermato, infatti, che all’ABB non spetta alcun controllo o verifica sull’elezione della rappresentanza sindacale, ma deve limitarsi esclusivamente a fornire l’elenco dei lavoratori legittimati a partecipare alla votazione e i locali per la votazione stessa. Su queste basi, il ricorso non è stato neanche discusso ma è stato rigettato per difetto di legittimazione attiva.”

“In conclusione, a Napoli ABB ha commesso un errore che poteva risparmiarsi e su cui, anche alla luce del nuovo accordo sulla rappresentanza e sulla rappresentatività siglato il 31 maggio scorso da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, anche Fim e Uilm farebbero bene a riflettere.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 4 giugno 2013