COMUNICATO FIOM

  

Fiat. De Palma (Fiom): “L’assenza di nuovi modelli e di una politica industriale dei Governi mettono a rischio il futuro del settore auto in Italia. L’Esecutivo convochi al più presto un tavolo di confronto”


Michele De Palma, coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil del Gruppo Fiat ha rilasciato in serata la seguente dichiarazione.

“Le scelte del management della Fiat stanno mettendo in discussione una intera filiera produttiva. I dati parlano chiaro: ad aprile Fiat Group Automobiles ha immatricolato nei 27 Paesi Ue più quelli Efta 68.181 nuove auto, segnando un nuovo calo del 9,8% rispetto allo scorso anno, mentre in Europa il mercato dell'auto sale dell'1,8%.”

“La spiegazione della Direzione aziendale della Fiat, secondo cui il problema è la crisi del mercato italiano non regge dinnanzi ad un altro dato: mentre in Germania ed in Spagna vengono prodotte il doppio delle auto vendute, in Francia il 90% e in Gran Bretagna il 70% in Italia siamo a circa il 30% tra auto prodotte e auto immatricolate.”

“La verità è che, nonostante in Italia esista una capacità produttiva di più di un milione e mezzo di veicoli e un mercato potenziale, sono le scelte dell'unico produttore di auto di non investire in nuovi modelli, in ricerca, sviluppo e in produzione a determinare la voragine di milioni di ore di Cassa integrazione e un danno complessivo per il Paese. E dinanzi a un problema nazionale, siamo convocati a micro tavoli nei territori in cui azienda per azienda si è chiamati a discutere dei soli ammortizzatori sociali. È una scelta miope continuare a tenere i tavoli separati e a non convocare un tavolo complessivo sul futuro del Gruppo Fiat.”

“L'impatto delle scelte della Fiat e l'assenza di politiche industriale del Governo sulla mobilità e i trasporti collettivi e individuali, privati e pubblici hanno innescato da tempo una vera e propria bomba ad orologeria che rischia di esplodere con decine di migliaia di esuberi. Proprio per questo abbiamo chiesto la convocazione di un tavolo del Governo in cui affrontare quella che ormai è una vera e propria emergenza.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 17 maggio 2013