COMUNICATO FIOM

  

Kme. Faticanti (Fiom): “Approvato a larga maggioranza dai lavoratori l’accordo raggiunto l’11 aprile”

Mauro Faticanti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Kme, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.


 

“Con una partecipazione al voto assolutamente straordinaria – 1.105 dipendenti pari all’87,84% degli aventi diritto – e con un Sì che con 761 consensi raggiunge il 68,87% dei voti, i lavoratori del gruppo Kme hanno validato l'accordo raggiunto l’11 aprile.”

“Si tratta di un voto importante non solo per il largo consenso che è stato espresso sul merito dell'accordo, ma anche perché dimostra che le relazioni industriali, a maggior ragione in una fase di congiuntura negativa, hanno bisogno del coinvolgimento democratico dei lavoratori.”

“In questo senso, l’intesa è stata possibile perché innanzitutto Kme non ha perseguito la strada degli accordi separati e ha invece saggiamente scelto il confronto di merito con tutte le parti in causa.”

“Come sempre, in questi casi, la Fiom non si è tirata indietro. Ci siamo assunti la nostra parte di responsabilità e, a partire dalla costruzione delle nostre posizioni negoziali in rapporto con i lavoratori, abbiamo fatto fino in fondo il nostro mestiere, concordando se eravamo d'accordo e dissentendo se eravamo in disaccordo, ma cercando sempre in maniera testarda il giusto compromesso.”

“Questo è il senso del confronto sindacale e da questo non si scappa. Perciò l'accordo, proprio a partire dal salvataggio degli impianti produttivi e di 275 posti di lavoro, dovrebbe e deve parlare a tutti. In una fase così difficile e drammatica per il Paese, chi persegue le divisioni sindacali compie un atto di vera e propria irresponsabilità.”

“Questo accordo dimostra, per l'ennesima volta, che la Fiom non si nasconde mai rispetto alla realtà della condizione data. Certo abbiamo le nostre idee e nei tavoli negoziali le facciamo vivere in assoluta autonomia e anche con il conflitto se serve, ma sempre e comunque finalizzate ad una precisa rappresentanza di parte che è necessario avere se si vuol fare un accordo. Senza di ciò la realtà ci racconta che vince sempre la parte peggiore del paese. Su questo punto sarebbe utile che tutti in Toscana, a partire dalla Confindustria e dalle principali aziende, dalle Istituzioni fino alle forze politiche, si esprimessero con chiarezza circa la necessità di chiudere la stagione degli accordi separati che all’interno delle aziende portano solo conflitto.”

“Si parta dal diritto dei lavoratori a decidere sugli atti negoziali che li riguardano, cominciando dai Contratti nazionali fino agli accordi aziendali, perché la strada della ricerca del consenso, e non dell'imposizione prepotente degli accordi separati, è la via maestra per mantenere la coesione sociale e per trovare anche nelle condizioni difficili le migliori sintesi negoziali. Ed è proprio questo ciò che si è verificato nella trattativa Kme.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa
 

Roma, 19 aprile 2013