COMUNICATO FIOM

  

Finmeccanica. Masat (Fiom): “Con 2.529 esuberi e con la chiusura di 22 siti Selex Electronic System intende scaricare sui lavoratori i costi del piano di riorganizzazione”
 

Massimo Masat, coordinatore nazionale Finmeccanica della Fiom-Cgil, ha rilasciato in serata la seguente dichiarazione.
 

“Oggi, a Roma, Selex Electronic System ha presentato ai sindacati dei metalmeccanici l'impatto sull'occupazione e sulla struttura produttiva del Gruppo del Piano industriale in discussione da un paio di mesi.”

“La Fiom ritiene particolarmente invasivi gli effetti di tale piano sul personale. L'annuncio di 2.529 esuberi nell'insieme del Gruppo e della chiusura di 22 siti rende evidente che l'Azienda intende far pagare ai lavoratori il prezzo di errori industriali e di gestioni manageriali sbagliate.”

“Nella discussione, fra l'altro, non è emerso neanche quali siano i segmenti di mercato che l'Azienda intende aggredire in futuro. La mancanza di chiarezza sui progetti di investimento fa trasparire una debolezza strategica per ciò che riguarda le prospettive industriali.”

“Dopo aver sottoscritto la messa in mobilità per 850 addetti solo un mese fa, la Fiom non è comunque disponibile a trattare ulteriori esuberi strutturali. La fusione delle tre Selex non può essere scaricata sui lavoratori. Come Fiom, crediamo anzi che si debbano mettere in pratica azioni virtuose per rilanciare la competitività dell'Azienda.”

“Il Coordinamento nazionale Fiom di Selex ES ritiene quindi necessario proporre a Fim e Uilm di svolgere assieme assemblee informative in tutti i siti del Gruppo e di programmare prime iniziative di lotta.”
 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, venerdì 5 aprile 2013