COMUNICATO FIOM
Beltrame. Fim, Fiom, Uilm: “Inaccettabile la chiusura dell’acciaieria di San Didero”
Le Segreterie nazionali dei sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno diffuso in serata il seguente comunicato.
“Si è tenuto stamane a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro richiesto da Fim, Fiom, Uilm con AFV Beltrame, successivo al confronto tenuto a Vicenza il 4 marzo scorso.”“Il Gruppo ha confermato un quadro di riferimento particolarmente preoccupante per il rapido deteriorarsi, nel primo trimestre del 2013, delle previsioni che avevano orientato ad ottobre 2012 la definizione dei budget: una diminuzione del 15-20% dei volumi, una tendenza al rialzo dei prezzi del rottame ferroso, una riduzione nei margini operativi di circa 30 euro per tonnellata.”
“Sulla scorta di questi generalissimi andamenti, AFV Beltrame ha comunicato la decisione di chiudere definitivamente l’acciaieria di San Didero (Torino), ritenendo assolutamente insostenibile il differenziale competitivo tra il sito torinese e quello francese di Trith Saint Leger per ragioni di logistica, di costi dell’energia e del rottame.”
“Fim, Fiom, Uilm ritengono inaccettabile la scelta di chiudere l’acciaieria, non solo perché cambia la decisione assunta appena a dicembre 2012 di definire un piano industriale di transizione al 2015, con una prospettiva che non compromettesse il sito di San Didero, ma anche perché quella scelta non rappresenta e non può rappresentare la soluzione ad un problema che investe le strategie dell’insieme del Gruppo, in Italia e all’Estero.”
“Abbiamo pertanto chiesto che il Gruppo presenti un quadro di riferimento in grado di collocare il confronto e di far discendere le scelte non solo degli andamenti di mercato, ma da una strategia industriale in grado di difendere il patrimonio di eccellenze che Beltrame può vantare nella produzione dei laminati mercantili.”
“Il Ministero dello Sviluppo ha condiviso le obiezioni e le richieste di Fim, Fiom, Uilm e ha riconvocato le parti per mercoledì 10 aprile.”
“Fim, Fiom, Uilm, pertanto, ritengono di confermare lo stato di agitazione già in atto in tutti gli stabilimenti e si riservano di decidere ulteriori forme di mobilitazione se AFV Beltrame non dovesse accedere ad un confronto in grado di produrre elementi convincenti e, soprattutto, in grado di salvaguardare la prospettiva generale del Gruppo.”
Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm
Roma, 27 marzo 2013