COMUNICATO FIOM
Ilva. Rappa e Stefanelli (Fiom): “L’incidente avvenuto stamani a Taranto non è frutto di fatalità. Chiediamo ai lavoratori forte adesione allo sciopero proclamato dai sindacati dei metalmeccanici”
Rosario Rappa, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile della Siderurgia, e Donato Stefanelli, segretario generale della Fiom di Taranto, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione congiunta.
“Purtroppo, ancora una volta, l’ottimismo dell’Inail, che nella giornata di ieri aveva diffuso i dati su un supposto calo degli infortuni sul lavoro, è stato smentito: dobbiamo piangere per l’ennesima volta la morte di un lavoratore e il ferimento di un altro.”“Nelle prime ore del mattino di oggi, all’Ilva di Taranto è morto l’operaio Ciro Moccia di 42 anni, manutentore della cokeria; mentre è rimasto gravemente ferito Antonio Liddi di 47 anni, dipendente dell’impresa di appalto MR. L’infortunio è accaduto in una fase in cui Ciro Moccia era stato chiamato per prestare la sua opera insieme ai lavoratori della MR, impegnati da diverse settimane nel rifacimento del forno della batteria 9.”
“Il piano di calpestio del forno era stato sostituito con la posa di pannelli metallici, che non erano stati però ancorati alle travi sottostanti. Con il passaggio degli operai, le passerelle hanno ceduto e i due lavoratori sono precipitati da una altezza di 10 metri.”
“Un incidente del genere non sarebbe accaduto, se correttamente fosse stata fatta la valutazione dei rischi presenti in quella attività e in quel reparto, con l’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr) e soprattutto del Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (Duvri) che gestisce la valutazione dei rischi in presenza di attività lavorative in appalto.”
“All’Ilva di Taranto, con questo inaccettabile incidente, si dimostra ancora una volta come sia scarsa l’attenzione ai lavoratori, della stessa Azienda, come a quelli delle imprese di appalto, alle loro effettive condizioni lavorative, alla loro incolumità e sicurezza.”
Fiom-Cgil/Ufficio stampa
Roma, 28 febbraio 2013