COMUNICATO FIOM

  

Engineering. Turi (Fiom): “L’Azienda fa da battistrada nell’utilizzo della riforma Fornero: due licenziamenti a Napoli. Ne chiediamo l'immediato ritiro”


 

Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore della Information and communication technology, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.


 

“Altri due lavoratori con contratto a tempo indeterminato licenziati per motivi economici grazie alla riforma Fornero introdotta nel 2012. È quanto hanno sperimentato sulla propria pelle, il 1° febbraio scorso, un lavoratore e una lavoratrice in forza presso la sede di Napoli di Engineering Ingegneria Informatica che, con i suoi 6.400 dipendenti, è uno dei più grandi gruppi attivi in Italia nel settore della Information Technology.”

“Nelle imprese informatiche che offrono servizi ad aziende private o a enti pubblici, è assolutamente normale che i dipendenti dell’impresa appaltatrice, dotati di particolari competenze tecniche, lavorino nell’ambito di progetti che hanno specifiche scadenze temporali. I due dipendenti in questione, programmatori qualificati con esperienza pluriennale nel settore bancario, sono stati licenziati a seguito della fine dei progetti su cui operavano. Quello che accade di solito, quando terminano i progetti acquisiti dalla ditta appaltatrice, è che le aziende stesse ricollochino il personale in altri progetti o che, altrimenti, in caso di assenza temporanea di nuove commesse, facciano ricorso alla Cassa integrazione.”

“Engineering ha capito che, per disfarsi facilmente di lavoratori assunti a tempo indeterminato, basta licenziarli alla fine di un dato progetto liquidandoli con la frase standard secondo cui: ‘non sono peraltro disponibili in Azienda differenti posizioni lavorative in cui poter utilmente impiegare il lavoratore/lavoratrice’. Facile e indolore. Tra i dipendenti si sta diffondendo una comprensibile preoccupazione.”

“Da notare che la lavoratrice licenziata ha due figli di età inferiore agli 8 anni. Con la modifica dell'art. 18, le donne con figli in età scolare sono le prime vittime dei licenziamenti. Infatti, per aziende come Engineering sembra che le donne con figli piccoli siano un impaccio in quanto non possono essere a disposizione dell’Azienda a qualsiasi orario e in qualsiasi circostanza. E ciò accade in un Paese che è al terzo posto nella classifica stilata dall’Ocse per il tasso di donne disoccupate.”

“Sul sito ufficiale del gruppo Engineering, campeggia il claim ‘Abbiamo a cuore i vostri problemi’. Chiediamo quindi a Engineering di ritirare i licenziamenti o, quantomeno, di trovare soluzioni alternative. Valorizzare la qualità del rapporto di lavoro è tanto più necessario in un’impresa che basa i suoi successi essenzialmente sul capitale umano dei propri dipendenti.”

 

 


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 6 febbraio 2013