COMUNICATO FIOM

  

Fiat. De Palma e De Nicola (Fiom): “Vista l'apertura della cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione, il presidente della Regione Basilicata, invece di applaudire all'Azienda, garantisca l'occupazione e la democrazia a Melfi”


 

Michele De Palma, coordinatore nazionale del settore Auto per la Fiom-Cgil, e Emanuele De Nicola, segretario generale Fiom Basilicata, hanno rilasciato il seguente comunicato congiunto.


 

“Il presidente della Regione Basilicata, invece di applaudire alle iniziative della Fiat e dei sindacati cosiddetti responsabili, farebbe bene a chiedersi come mai ancora una volta non sia stato garante della democrazia e della pluralità per la procedura e gestione della cassa integrazione straordinaria richiesta dalla Fiat con un accordo fatto senza la Fiom-Cgil nei giorni scorsi.”

“Utilizzare questa vicenda per la campagna elettorale appare quanto meno inopportuno, perché si rischia di non vedere il merito della vicenda Fiat.”

“L’Accordo firmato dalle altre organizzazioni sindacali scarica ancora una volta sui lavoratori i costi della crisi, in quanto non prevede nessuna integrazione sui ratei mensili che non matureranno, sulla formazione obbligatoria durante la cassa integrazione straordinaria che sarà a carico dei lavoratori senza integrazioni (ad esempio sul viaggio), la mancanza di un piano di investimenti con le cifre e i tempi, e, cosa più importante di tutte, l'assenza di garanzie certe per il rientro di tutti i lavoratori.”

“Inoltre, il modello della nuova Punto ad oggi non è assegnato allo stabilimento lucano, con gravi rischi per la saturazione degli impianti e il mantenimento occupazionale della Fiat e del suo indotto, che ad oggi è in una situazione peggiore per quanto riguarda le future commesse e l’utilizzo della cassa integrazione.”

“Per queste ragioni chiediamo al presidente della Regione di invitare la Fiat al rispetto delle sentenze, della Costituzione, della democrazia nei luoghi di lavoro e della legge sulla cassa integrazione, garantendo la gestione della stessa all’interno della fabbrica con la partecipazione e la verifica di tutti i sindacati, compresa la Fiom.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 29 gennaio 2013