NOTA FIOM

  

Lavoro. Fiom: scioperi unitari alla Alenia di Caselle e alla Beretta di Gardone Val Trompia.
Ferme le linee alla Iveco di Brescia e alla Stm di Catania.
Affollata assemblea al Nuovo Pignone

 

Per il terzo giorno consecutivo, in questa settimana, è proseguita la protesta dei lavoratori metalmeccanici rispetto ai contenuti della riforma del mercato del lavoro prospettata dal Governo. Da notare, che in più luoghi iniziative di mobilitazione sono state assunte unitariamente dai delegati dei maggiori sindacati dei metalmeccanici: Fim, Fiom, Uilm. Questo, ad esempio, è quanto accaduto oggi alla Alenia di Caselle (Torino). Allo sciopero indetto unitariamente dai delegati hanno aderito tutti gli operai. Alcune centinaia di lavoratori sono usciti dall’azienda, recandosi in corteo fino all’imbocco della Tangenziale.
Sempre in provincia di Torino, si sono avuti oggi scioperi all’Avio, all’Avio Getti Speciali, e poi ancora alla Pininfarina e alla Valeo. Tra le altre fabbriche toccate da questa ondata di proteste, ricordiamo anche Alessio Tubi, Alpitel, Ascom, Bn, Italdesign, Somecat, Alcam, Bitron, Officine Cornaglia, Johnson Controls e Tubiflex. Sempre in Piemonte, iniziative di lotta sono state assunte alla Itron di Asti, all’Ilva di Cuneo (con presidio esterno), alla Om Sestese e alla Faco di Novara, alla Ykk Italia di Vercelli.
Ampia e diffusa la mobilitazione in provincia di Brescia. Qui si sono fermate oggi aziende collocate in cinque diverse zone. In particolare, risulta significativo lo sciopero che ha coinvolto, con adesioni superiori al 60%, i lavoratori dipendenti da tre aziende di Fiat Industrial, e cioè Iveco Mezzi Speciali, Fenice e Mac. Le linee di montaggio si sono completamente fermate. In città, hanno scioperato per il secondo giorno consecutivo anche i lavoratori della Oto Melara. Al 70% le adesioni all’iniziativa di lotta alla Lonati, mentre alla Stefana di Nave le adesioni hanno superato l’85%. In Val Trompia la stessa percentuale è stata raggiunta alla Beretta di Gardone. Qui lo sciopero era stato convocato unitariamente dalla Rsu. Nella zona Palazzolo sono scesi in scioperi i lavoratori di Marzoli, Warcom, Trafilerie Martin, Metelli e Coram. Alla Stefana di Ospitaletto le adesioni allo sciopero hanno raggiunto il 90%. Forti adesioni anche alla Cavagna Group e alla Metalfer (zona Garda), nonché in diverse aziende della zona Manerbio, tra cui Nord Zinc, S.K.Wellman (70%), Imp Pasotti (85%), Tecnotubi (70%) ed Eural di Ponte Vico (80%).
A Bologna, dopo le numerose iniziative di martedì 20 marzo, due ore di sciopero sono state proclamate in altre aziende, tra cui Datalogic, Ceam, Beghelli, Panmeccanica, Faac, Tenneco, Anderlini, Gima, Imt, Sidrit, Ima, Donini e Bielomatic.
A Firenze si è svolta un’affollatissima assemblea di lavoratori in sciopero nella mensa del Nuovo Pignone. Un’ora e mezza di sciopero anche in un’altra azienda del gruppo General Electric, la Ge Tansportation. In provincia di Livorno, dopo le fermate che ieri avevano coinvolto Trw, Magna, Pierlburg, Società Montaggi Industriali, Emt-Brc, oggi è stato effettuato uno sciopero alla Lucchini di Piombino.
Infine, per il secondo giorno consecutivo si segnalano iniziative di lotta anche in Sicilia. Uno sciopero di due ore alla fine del primo turno si è tenuto oggi alla StMicroelectronics di Catania, con adesioni al 90%.


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 21 marzo 2012