COMUNICATO FIOM

  

Finmeccanica. Masat (Fiom). “Ecco perché non ci sono al momento le condizioni per condividere la fusione di Galileo, Elsag e Sistemi Integrati in Selex Electronic Systems”


Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Finmeccanica, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“Secondo la Fiom, non ci sono al momento le condizioni per condividere la fusione di Galileo, Elsag e Sistemi Integrati in Selex Electronic Systems. E ciò non perché l'operazione non abbia una sua logica industriale, ma perché non é disponibile per il sindacato un’adeguata informazione su come questa fusione impatterà sugli organici e sugli stabilimenti.”

“I vertici della Società hanno ammesso di non essere oggi in grado di produrre un piano industriale, nonostante che sia passato ormai più di un anno da quanto Finmeccanica ha lanciato l’idea di riunire le ‘tre Selex’in un’unica società: Selex Electronic Systems.”

“La Fiom ha tutto l'interesse a definire regole condivise su come affrontare le ricadute del piano, quando questo sarà pronto, attraverso la definizione di un vero protocollo di relazioni industriali che vincoli le parti alle regole ivi pattuite.”

“La settimana scorsa, la Fiom ha sottoscritto un accordo di riduzione del personale in Sistemi Integrati. Ciò perché a noi è chiara la situazione di difficoltà in cui versa questo comparto e perché crediamo che debba prevalere il buon senso condiviso nel rapporto con i lavoratori.”

“La Fiom é una grande organizzazione perché ricerca la sua legittimazione a partire dal rapporto con i lavoratori e non da quello con le Aziende.”

“Noi saremmo ben lieti se Selex Electronic Systems o Finmeccanica fossero in grado di permetterci di avere tutti gli elementi di conoscenza per poter giudicare l'effetto della fusione delle tre società. Non a caso, avevamo invitato l'Azienda ad attivare la procedura in modo tale da avviarla quando fossero già disponibili i contenuti del piano. Purtroppo l’Azienda non ci ha ascoltato e ha preferito procedere con un’inutile forzatura.”

“La nostra Organizzazione é disposta a riaprire il confronto. Allo stesso modo, per quanto riguarda il progettato protocollo relativo alle relazioni industriali del nuovo Gruppo, pensiamo che esso dovrebbe rappresentare un elemento di valore reciproco e non il terreno su cui lanciare nei nostri confronti inaccettabili ricatti.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 22 novembre 2012