COMUNICATO FIOM

  

Fiat. Bellavita (Rete 28 Aprile in Fiom): “I licenziamenti annunciati da Marchionne a Pomigliano sono un atto indecoroso. Occorre nazionalizzare gli stabilimenti dell’Azienda in Italia”

Sergio Bellavita, coordinatore dell’Area Rete 28 Aprile nella Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

Con un colpo non troppo a sorpresa, dopo la vergognosa raccolta firme orchestrata dall'Azienda contro il rientro al lavoro di 145 lavoratori iscritti Fiom nello stabilimento Fiat di Pomigliano – rientro decretato in due sedi di giudizio dal Tribunale di Roma che ha riconosciuto l'evidente comportamento discriminatorio nei confronti degli iscritti ai metalmeccanici Cgil –, Marchionne ha deciso di licenziare 19 lavoratori, attualmente in forza nello stesso stabilimento, per far posto agli altri.”

Si tratta di un atto indecoroso, un insulto alla dignità di un paese che Fiat sta abbandonando e che serve esclusivamente a rinfocolare la guerra tra lavoratori e a scaricare su altri le sue malefatte. Solo in un paese distratto, colpevolmente ripiegato su se stesso, con una politica e un sindacato assenti o complici, può essere tollerato un Amministratore delegato dispotico, quanto scarsamente produttivo. Marchionne ha approfittato della nuova propaganda di regime sui grandi investimenti Fiat per il nostro Paese, su ennesime promesse che altro non sono che la stessa merce spacciata più volte, per aprire i licenziamenti.”

Non è più sufficiente l'indignazione: occorre uno scatto di tutta la Cgil per riaprire la vertenza contro il piano Marchionne. Nazionalizzare gli stabilimenti Fiat senza dare un solo euro alla proprietà. Riaprire gli stabilimenti Fiat Auto di Termini Imerese e Irisbus di Avellino. Solo l'intervento pubblico può fermare la distruzione di un patrimonio industriale e occupazionale che è già nostra proprietà per tutti gli aiuti di Stato che sono stati concessi nella lunga storia della Fabbrica italiana di automobili Torino.”



Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 31 ottobre 2012