COMUNICATO FIOM

  

Siderurgia/2. Landini (Fiom): “Nessuno più dei metalmeccanici è interessato a difendere l'industria italiana in questa fase di crisi. No a un nuovo accordo separato”


 

“I metalmeccanici, la Fiom sono i più interessati a difendere il sistema industriale del nostro Paese.” Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, concludendo l'Assemblea dei delegati del settore siderurgico che si è svolta oggi a Castel Mella (Brescia).

“Ciò è vero in generale - ha proseguito Landini - e, in particolare, per il settore della siderurgia e della metallurgia non ferrosa. È vero per tutte le aziende del settore che si trovano, per una ragione o per l'altra, in un momento di grave difficoltà, dall'Alcoa alla Lucchini, dalla ThyssenKrupp all'Ilva. Siamo noi i primi a dire che lo stabilimento di Taranto non deve chiudere. Ma per evitare che ciò accada, ognuno deve fare la sua parte a partire dal gruppo Riva che deve fare i necessari investimenti. E se c'è bisogno di sostenere tanti investimenti, noi pensiamo che si debba anche pensare a forme di prestito pubblico.”

“Anche noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma le imprese devono sapere che non possono da un lato rivolgersi a noi per affrontare le situazioni di crisi e, nello stesso momento, portare avanti le trattative per fare un accordo separato per il Contratto nazionale. È anche per questo che abbiamo chiesto a Federmeccanica che non vada oltre sulla strada dell'accordo separato e gli abbiamo proposto di pensare a un accordo di natura temporanea per la difesa del lavoro e dell'industria metalmeccanica in questa fase di durissima crisi.”

 

Al termine dei lavori, l'Assemblea ha approvato un documento conclusivo che sarà pubblicato lunedì 29 sul sito www.fiom.cgil.it.

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 26 ottobre 2012