COMUNICATO FIOM
Fiat. Fiom: “La sentenza della Corte di Appello di Roma sulle assunzioni allo stabilimento di Pomigliano rappresenta un risultato per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori”
La Segreteria nazionale della Fiom-Cgil ha diffuso in serata il seguente comunicato.
“La Corte di Appello di Roma, con ordinanza del 19 ottobre 2012, ha confermato la discriminazione collettiva nelle assunzioni di “ Fabbrica Italia Pomigliano” nei confronti dei lavoratori iscritti alla Fiom-Cgil e ha ordinato alla Fiat di “cessare dal comportamento discriminatorio e di rimuoverne gli effetti”.
“La Corte ha ordinato quindi alla Fiat, per impedire il protrarsi della discriminazione, di predisporre un piano di rimozione delle discriminazioni in atto che prevede:
- entro 180 giorni un “piano di assunzione” di 126 lavoratori iscritti alla Fiom;
- entro 40 giorni l'assunzione dei 19 lavoratori iscritti che hanno presentato ricorso insieme alla Fiom. “
“La Corte ha respinto le motivazioni con le quali Fiat si era appellata contro la prima sentenza a favore dei 19 lavoratori e della Fiom emessa dal Tribunale di Roma nel luglio scorso e, in particolare, ha ribadito che:
- la Fiat ha leso sia l'interesse collettivo rappresentato dalla Fiom che l'interesse individuale dei singoli iscritti alla stessa Fiom;
- la diversità di trattamento dei lavoratori a causa della loro iscrizione a un sindacato o della loro partecipazione alla attività sindacale è illecita;
- è evidente la condotta lesiva di Fiat nei confronti di tutti i lavoratori iscritti alla Fiom.”
“La Corte ha inoltre affermato che non possono essere tra loro contrapposti il “principio di non discriminazione” e la “libertà della iniziativa economica” invocata dalla Fiat; questo perché il diritto a non essere discriminati per le proprie convinzioni personali, tra le quali la libertà di scegliere liberamente il sindacato a cui aderire, è posto a presidio della dignità umana anche nel rapporto di lavoro.”
“La sentenza della Corte di Appello di Roma rappresenta un risultato per tutte le lavoratrici e i lavoratori, conferma che lavoro e diritti non devono essere fra loro contrapposti e che in Italia la Fiat, condannata ripetutamente dai tribunali, deve rispettare le leggi e la Costituzione.”
“La Fiom ringrazia le lavoratrici e i lavoratori di Pomigliano che hanno reso possibile, con la loro determinazione e con la loro generosità, la riaffermazione di un principio: la libertà di poter scegliere il proprio sindacato nei luoghi di lavoro.”
“La Fiom chiede alla Fiat di far rientrare tutte le lavoratrici e i lavoratori non ancora assunti in Fabbrica Italia Pomigliano e si rende sin da ora disponibile a discutere degli ammortizzatori sociali utili per rendere possibile il rientro di tutti, a partire dal ricorso ai contratti di solidarietà.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 19 ottobre 2012