COMUNICATO FIOM

  

Rsu. Fiom: “La Sematic di Bergamo condannata dal Tribunale per comportamento antisindacale per non aver riconosciuto ai metalmeccanici Cgil il delegato relativo all'1/3”

 

L’Ufficio sindacale della Fiom-Cgil ha diffuso in serata il seguente comunicato.
 

“La Fiom di Bergamo è ricorsa al Tribunale del Lavoro per accertare il comportamento antisindacale della Sematic, azienda metalmeccanica bergamasca che non voleva riconoscere il delegato, candidato nella lista Fiom, eletto nella nuova Rsu per la quota dell'1/3.”

“La Fiom ha chiesto al Giudice di obbligare l'Azienda ad applicare gli accordi sulle Rsu sottoscritti tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil e tra Federmeccanica e Fim, Fiom, Uilm, riconoscendo la proporzionalità anche per la quota di Rsu eletta nell'1/3, avendo la Fiom disdettato il patto di solidarietà.”

“Contro il ricorso della Fiom si sono costituiti in giudizio sia l'Azienda che la Fim-Cisl.”

“L’Azienda e la Confindustria di Bergamo hanno sostenuto l'impossibilità di riconoscere il delegato Fiom in assenza di una comunicazione unitaria delle Organizzazioni sindacali, mentre la Fim ha sostenuto la prevalenza del patto di solidarietà.”

“Il decreto del Tribunale di Bergamo, accogliendo il ricorso della Fiom, ha sancito che l'unica regola di riferimento a cui l'Azienda deve attenersi è la proporzionalità prevista dall'accordo interconfederale sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil con Confindustria il 20 dicembre 1993, e successivamente dai sindacati dei metalmeccanici con Federmeccanica il 2 febbraio 1994. Questi accordi vincolano l'Azienda a riconoscere il delegato Fiom.”

“Il Giudice ha quindi dichiarato antisindacale il comportamento dell'Azienda, condannandola a riconoscere, a partire dalla data delle elezioni, il delegato Fiom e ogni suo diritto conseguente, compreso il diritto ai permessi sindacali.”

“La Fiom continua l'iniziativa per far valere il voto dei lavoratori nella elezione delle Rsu, i diritti individuali e collettivi e le libertà sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici. Ciò a partire dal diritto a: eleggere le proprie rappresentanza sindacali; votare piattaforme e accordi che li riguardino; certificare la reale rappresentatività delle organizzazioni sindacali.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 3 luglio 2012