COMUNICATO FIM, FIOM, UILM |
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Indesit. Fim, Fiom, Uilm: “Confermata la netta opposizione dei sindacati metalmeccanici alla chiusura dello stabilimento di None. Utili gli impegni assunti dalle Istituzioni locali”
“Alla suddetta riunione hanno partecipato, oltre ai funzionari del Ministero, l’Assessore al lavoro della Regione Piemonte, l’Assessore al Lavoro della Provincia di Torino, il Sindaco di None e i componenti del coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm del gruppo Indesit.” “Dopo un breve riassunto fatto dall’Azienda, il Ministero e le Istituzioni locali, coerentemente con quanto già chiesto nelle scorse settimane da Fim, Fiom, Uilm, hanno esplicitamente invitato Indesit a rivedere la decisione di abbandonare il sito di None e a mantenere il proprio impegno diretto sul territorio, confermando le attività produttive in essere e/o portandone di nuove, proseguendo con il processo, in corso dal 2009, di ricollocazione lavorativa e di reindustrializzazione dell’area industriale di proprietà del Gruppo stesso.” “A supporto di tale richiesta, la Regione Piemonte ha dichiarato la disponibilità ad impegnarsi per sostenere le attività di Ricerca e Sviluppo, attraverso la conferma e l’incremento delle risorse disponibili ed in parte già utilizzate dall’Azienda. Si è impegnata anche a stanziare ulteriori risorse per finanziamenti agevolati e a fondo perduto per incrementi di efficienza e per un’eventuale riconversione industriale, nonché a sostenere direttamente gli interventi formativi necessari per riqualificare il personale.” “La Provincia di Torino ed il Comune di None si sono dichiarati anch’essi pronti a fare la loro parte nell’ambito delle competenze e delle risorse disponibili, evidenziando la difficile situazione occupazionale già presente nell’area del pinerolese.” “Il Ministero, per parte sua, si è impegnato a mettere a disposizione le risorse specifiche per il sostegno di operazioni di reindustrializzazione e di riconversione, nonché di attivare al più presto, con tutti i soggetti interessati, un tavolo di settore per affrontare la grave crisi che interessa tutto il comparto della produzione di elettrodomestici.” “Tutto ciò a partire dalla conferma e dal mantenimento dell’impegno diretto di Indesit all’interno del sito produttivo torinese nonché dalla disponibilità a svolgere il confronto indipendentemente dai tempi previsti dalle procedure di cessazione dell’attività, già avviate dall’Azienda.” “Le Organizzazioni sindacali hanno confermato la loro netta opposizione a qualsiasi ipotesi di cessazione delle attività a None ed hanno chiesto il rispetto degli accordi del 2009 e 2010, basati sul piano industriale “Piano Italia”; piano con il quale si sono definiti i prodotti, gli stabilimenti, gli investimenti e i livelli occupazionali, cioè quegli elementi che descrivono e garantiscono l’impegno concreto del Gruppo sul territorio nazionale.” “I sindacati hanno inoltre valutato sia le posizioni che gli impegni assunti dalle Istituzioni locali e nazionali in merito alla vertenza quali elementi utili a riprendere il confronto interrottosi il 9 maggio scorso dichiarandosi disponibili, su quelle basi, alla ricerca di soluzioni condivise.” “Indesit, nel confermare la procedura di cessazione di attività già avviata, ha dichiarato che considera le proposte istituzionali insufficienti per consentire la revisione delle decisioni assunte, riservandosi comunque di effettuare un esame più approfondito e di sciogliere tale riserva nel corso del prossimo incontro, già convocato per il prossimo 27 giugno, a Roma, presso la sede del Ministero.” “In questo quadro, Fim, Fiom, Uilm valutano negativamente l’indisponibilità espressa da parte aziendale e, auspicando che per il prossimo incontro possa esserci una revisione delle posizioni fin qui assunte dal Gruppo, confermano lo stato di agitazione annunciato in tutto il Gruppo e in particolare presso lo stabilimento di None dove, oggi stesso, 20 giugno 2012, si è svolta l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori con le Organizzazioni sindacali nazionali.”
Roma, 20 giugno 2012 |