COMUNICATO FIOM

  

Lavoro. Potetti (Fiom): “Art. 18, riforma degli ammortizzatori sociali e questione degli esodati: il Governo dia risposte positive nella sua naturale dialettica con il Parlamento”

Fabrizio Potetti, della Fiom-Cgil nazionale, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
 

“Su art. 18 dello Statuto dei lavoratori, riforma degli ammortizzatori sociali e lavoratori cosiddetti 'esodati' è opportuno che il Governo, nella naturale dialettica con il Parlamento, dia risposte positive.”

“Innanzitutto va ribadito che quando un lavoratore viene licenziato 'senza giusta causa o giustificato motivo', come recita la legge n. 604 del 1966, ha diritto ad essere reintegrato nel suo posto di lavoro. Ed è questo, infatti, il senso dell'art. 18 della legge 300 del 1970.”

“La riforma degli ammortizzatori sociali, al pari dell’intervento fatto sulle pensioni e al contrario di quanto viene detto e ripetuto, comporta una concreta riduzione delle tutele e delle garanzie per milioni di lavoratrici e di lavoratori. Nei fatti, togliere la Cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività e l’indennità di mobilità nei casi di licenziamento collettivo significa passare da 5 o 6 anni di tutela economica e contributiva a 12/18 mesi. Pur ampliando di poco la platea degli aventi diritto, come si fa a dire che questa progettata riforma 'estende le tutele'?”

“In ultimo, un numero notevole di lavoratrici e di lavoratori che hanno lasciato il lavoro con le vecchie regole, nella prospettiva di andare in pensione, si sono ritrovati di colpo, a seguito della riforma, nell’impossibilità sia di andare in pensione che di mantenere un reddito.”

“E’ sulla soluzione positiva di questi temi che si misureranno veramente il livello e la qualità delle riforme di un Governo che dichiara di essere europeista e di puntare a costruire una maggiore equità.”
 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 26 marzo 2012