COMUNICATO FIOM

  

Alcoa. Spezia (Fiom): “Il ritiro della procedura di messa in mobilità dei lavoratori di Portovesme è condizione indispensabile per la definizione di una soluzione alternativa”

 

Laura Spezia, segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile per la siderurgia e la metallurgia non ferrosa, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

“Nell’incontro che si è svolto oggi a Roma, presso il ministero dello Sviluppo Economico, sono stati illustrati gli elementi di contesto necessari per dare soluzione alla drammatica vertenza di Alcoa:

  • l’esistenza di tre manifestazioni di interesse;

  • un’azione in corso da parte del Governo per affrontare i costi energetici; azione che riguarda non solo Alcoa, ma anche le aziende energivore del nostro Paese, coinvolgendo nella discussione Enel e Terna.”

“Alcoa ha proposto un percorso che prevede la sua permanenza in attività fino al luglio prossimo, ritenendo possibile che le manifestazioni di interesse si traducano in offerte vere di acquisto. Tuttavia, Alcoa ha comunque ribadito la sua scelta di andarsene da Portovesme e la sua unica disponibilità a trasformare la procedura di mobilità in Cassa integrazione per cessazione di attività, procedendo alla graduale fermata degli impianti.”

“E’ assolutamente evidente che permane una pesante condizione di ricatto: la volontà di Alcoa di abbandonare il sito di Portovesme mentre rimane una totale incertezza sul suo futuro produttivo e occupazionale.”

“Alcoa deve ritirare la procedura di messa in mobilità dei lavoratori di Portovesme. Questa è la condizione indispensabile per garantire il tempo necessario alla valutazione delle manifestazioni di interesse e alla soluzione del problema energetico, mantenendo lo stabilimento in attività.

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 8 marzo 2012