COMUNICATO FIOM
Finmeccanica. Masat (Fiom): “Il piano presentato oggi ai sindacati da AnsaldoBreda non ha nulla di industriale. Il Governo intervenga a difesa della produzione di materiale ferroviario”
Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Finmeccanica, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.“Nell’incontro che si è svolto oggi a Roma, AnsaldoBreda ha presentato ai sindacati dei metalmeccanici un piano industriale che di industriale non ha nulla.”
“Noi non condivideremo mai l’ipotizzata chiusura del sito di Palermo perché risponderebbe solo a una volontà di ridimensionamento del Gruppo. Allo stesso modo, non siamo disponibili a discutere esuberi che per l’Azienda supererebbero le cinquecento unità.”
“La realtà è che oggi in Ansaldo non manca il lavoro. Al contrario, per non gravare ancora di più sui bilanci attraverso ulteriori penali, c’è la necessità di ultimare tutta una serie di commesse acquisite al di fuori di logiche industriali comprensibili.”
“Che l’Azienda si proponga un riefficientamento è cosa condivisibile, ma non può illudersi di farlo attraverso azioni svolte a carico del personale.”
“La Fiom chiede dunque un piano industriale vero che intervenga sulle inefficienze produttive e di sistema, frutto di gestioni manageriali passate che sono state, perlomeno, discutibili e hanno umiliato il lavoro, i lavoratori e la stessa storia di AnsaldoBreda.”
“Il sindacato ha respinto i progetti immaginati dall’Azienda e chiede che il Governo intervenga a difesa del comparto ferroviario, a partire da AnsaldoBreda, non con ammortizzatori sociali ma obbligando Finmeccanica a fare impresa e, quindi, a non mettere in campo azioni volte a progetti di dismissione.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 20 gennaio 2012