COMUNICATO FIOM

  

Fincantieri. Fiom: “In gennaio, otto ore di sciopero per modificare l’accordo separato”

La Fiom-Cgil nazionale ha diffuso oggi il seguente comunicato.

 

“L'incontro svoltosi a Roma ieri, martedì 10 gennaio, con il Ministro dello Sviluppo Economico, relativo alla vertenza Fincantieri, non ha modificato la situazione che si è determinata con l'accordo separato sulla riorganizzazione sottoscritto il 21 dicembre scorso.”

“Nel corso della riunione, la Fiom-Cgil ha manifestato al Ministro la necessità di un intervento del Governo per modificare il piano presentato dall'Azienda, soprattutto nelle parti che determinano la cancellazione della missione produttiva dei cantieri di Sestri Ponente e di Castellammare di Stabia, il taglio agli organici di oltre 1.200 addetti e l'ulteriore esternalizzazione di funzioni e attività.”

“La Fiom ha proposto di avviare un vero confronto sulle scelte industriali necessarie per realizzare una diversificazione produttiva che sia capace di dare un futuro a tutta Fincantieri, in un rapporto strutturale con ciò che avviene nella dimensione europea.”

“La Fiom ha evidenziato, inoltre, la necessità di un intervento urgente per garantire un'adeguata e solidale ripartizione del carico di lavoro tra i cantieri. Questo al fine di garantire la continuità del lavoro in tutti i siti, a partire da quelli in situazione più critica, quali Ancona e Sestri Ponente, e consentire la rotazione dei lavoratori in Cassa integrazione con una tempistica certa.”

“Il Ministro ha dichiarato l’impegno a ricercare soluzioni industriali per mantenere l’attività negli otto cantieri. Si è però solo genericamente impegnato a verificare con l'Azienda la situazione dei carichi di lavoro, e non si è impegnato a fissare in tempi rapidi un incontro per discutere degli sviluppi industriali del Gruppo. Inoltre, non ha dato alcuna disponibilità ad intervenire sul complessivo processo di riorganizzazione definito dall'accordo separato.”

“Con questa scelta, contraddittoria, anche il Governo nei fatti rischia di caricare tutto il peso della crisi di Fincantieri sulle spalle di lavoratrici e lavoratori, avallando un accordo separato di riorganizzazione non condiviso dal sindacato più rappresentativo tra quelli presenti in azienda e non validato dal consenso dei dipendenti del Gruppo. Un accordo separato che non contiene concrete garanzie per il futuro dei cantieri di Sestri e Castellammare per i quali, nei fatti, senza un nuovo piano industriale restano le incertezze determinate dal piano.”

“Nonostante la richiesta esplicita da parte della Fiom, il Ministro non ha ritenuto di programmare ulteriori incontri rispetto alla vertenza, riservandosi di monitorare il processo di riorganizzazione ma senza assumere impegni concreti per sostenere un settore in profonda crisi e tutelare adeguatamente i lavoratori coinvolti in questo processo.”

“La Fiom-Cgil considera l'esito dell'incontro insufficiente per rispondere alle richieste manifestate dai lavoratori nelle assemblee e attraverso le iniziative di lotta effettuate.”

“Per queste ragioni, la Fiom-Cgil conferma lo stato di agitazione e il sostegno a tutte le iniziative che verranno programmate rispetto a questo scenario - a partire da quelle oggi in corso a Genova, Porto Marghera e Palermo - e dichiara, per il mese di gennaio, 8 ore di sciopero generale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori del Gruppo, contro l'accordo separato e per la sua modifica, da effettuarsi con modalità che verranno decise dal Coordinamento nazionale Fincantieri convocato per lunedì 16 gennaio a Roma.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 11 gennaio 2012