NOTA FIM, FIOM, UILM
Materiale Ferroviario. Fim, Fiom, Uilm: si è svolto oggi lo sciopero dei lavoratori del settore con manifestazione nazionale a Roma. Obiettivo un piano trasporti contro la crisi del settore
Si è svolto oggi, in tutta Italia, lo sciopero nazionale di otto ore per turno dei lavoratori del comparto del materiale ferroviario, quello che produce materiale rotabile (motrici, vagoni, ecc.) e sistemi di segnalamento per il trasporto su rotaia. L’iniziativa di lotta è stata indetta unitariamente dai sindacati metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil per porre con forza la questione della crisi di un comparto del nostro sistema industriale che coinvolge 25mila lavoratori.
Aldilà del numero, certo non indifferente, delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti in diverse regioni del nostro Paese (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia), i sindacati dei metalmeccanici sottolineano il valore strategico di un comparto che, da un lato, costituisce uno dei punti forti del nostro apparato produttivo, mentre, dall’altro, rappresenta un settore le cui produzioni sono evidentemente correlate in modo diretto con il sistema dei trasporti.
In effetti, a parte le diverse storie aziendali, una delle cause della crisi del settore è il taglio che ha colpito in modo drastico gli stanziamenti che sostengono la domanda pubblica nel settore, specie per ciò che concerne il trasporto regionale. Mentre in Europa la produzione nel settore è segnalata in crescita, in Italia il crollo della domanda pubblica rischia di ottenere un duplice effetto perverso. Da un lato, crisi aziendali che, nel loro prolungarsi, rischiano ormai di tradursi non solo in una riduzione dell’attività produttiva, ma in licenziamenti e cancellazioni di posti di lavoro. Dall’altro, una riduzione del trasporto ferroviario, specie per ciò che riguarda i pendolari, non potrà che ingolfare ulteriormente strade e autostrade.
In occasione della giornata di lotta odierna, i sindacati dei metalmeccanici hanno anche organizzato una manifestazione nazionale che si è svolta a Roma, in piazza S.S. Apostoli. Manifestazione cui hanno partecipato lavoratori di AnsaldoBreda, Ansaldo Sts, Alstom, Bombardier, Ferrosud, Firema, Keller, Officine Salento, Rsi. Dal palco del comizio conclusivo, i responsabili nazionali del settore Marco Bentivogli (Fim), Giovanni Contento (Uilm) e Massimo Masat (Fiom) hanno quindi lanciato al nuovo Governo un pressante appello affinché prenda in mano una questione che era stata proposta all’attenzione pubblica dai sindacati metalmeccanici già all’inizio del 2011, senza ricevere però risposte dal Governo dimissionario. Inoltre, i sindacati hanno annunciato l’intenzione di organizzare, a breve, un incontro nazionale con le Regioni e con gli Enti Locali interessati alla presenza degli stabilimenti del settore.
In definitiva, ciò che Fim, Fiom, Uilm chiedono al nuovo Governo è di avviare la definizione di un nuovo piano nazionale dei trasporti; un piano entro cui anche il settore ferroviario possa svolgere un ruolo positivo sia in termini di ricchezza prodotta, che di aiuto alla costruzione di una mobilità sostenibile.
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm
Roma, 25 novembre 2011