COMUNICATO FIOM

  

Finmeccanica. Masat (Fiom): “Oggi sciopero per difendere il lavoro. Intervenga il Governo per rafforzare il Gruppo”

Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom-Cgil per le imprese del gruppo Finmeccanica, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.


“L'Assemblea nazionale dei delegati Fiom delle aziende del gruppo Finmeccanica, svoltasi il 30 novembre a Roma, nell'analizzare la situazione generale della Holding ha dato mandato alla Segreteria nazionale di assumere la grave situazione del Gruppo e di caratterizzare la giornata di sciopero indetta per oggi 12 dicembre, per ciò che riguarda Finmeccanica e le aziende controllate, sulle specificità della situazione attuale del Gruppo stesso.”

“La scelta del Consiglio di amministrazione di deconsolidare la presenza industriale, in modo particolare nelle filiere civili, è sbagliata ed in controtendenza con le scelte fatte dagli altri concorrenti internazionali.”

“La Fiom ritiene che Finmeccanica, con questa decisione, stia modificando la propria natura, con il risultato che il nostro Paese rischia di perdere un'altra fetta importante del patrimonio manifatturiero in un contesto di crisi economica; un contesto in cui all’Italia serve tutto meno che perdere asset industriali e posti di lavoro.”

“La Fiom, oltre ad esprimere contrarietà a questa scelta, farà tutto il possibile per contrastarla, auspicabilmente in un rapporto unitario con le altre organizzazioni. L'idea che per salvare una parte dell'Azienda se ne debba sacrificare un'altra è miope e non dà certezze, oltre a ridurre le potenzialità di Finmeccanica.”

“La Fiom ritiene importante l'intervento del Governo per definire congiuntamente all'Azienda e al sindacato un piano industriale di rilancio sia del settore militare, sia di quello civile. Solo attraverso una politica di sistema con le istituzioni governative sarà possibile definire una partnership forte per quel che riguarda nuovi programmi aeronautici, sia civili che militari.”

“L'Italia non può permettersi di perdere la filiera della produzione ferroviaria, mettendola nelle mani di competitori stranieri, proprio alla vigilia della nascita di una nuova flotta di treni ad alta velocità e in un contesto in cui i treni regionali sono insufficienti, oltre a essere tecnologicamente obsoleti.”

“A rischio cessione sono anche Ansaldo Sts e Ansaldo Energia, due aziende all'avanguardia a livello mondiale e con grande redditività che rappresentano il vanto della nostra industria. Sacrificarle significherebbe perdere per sempre queste eccellenze. Non a caso, le manifestazioni di interesse arrivano esclusivamente da industrie straniere.”

“La Fiom considera anche indispensabile che il Governo si esprima in modo chiaro sul gruppo dirigente di Finmeccanica. Gli scandali giudiziari e il crollo del titolo in Borsa obbligano tutti a produrre atti precisi. Per questo il Governo, in quanto azionista di maggioranza, deve mettere in campo tutte le azioni per dare stabilità e credibilità ai vertici di Finmeccanica.”

“Il Governo deve mettere in sicurezza l'Azienda e focalizzare gli asset strategici nell'ambito della difesa/sicurezza e dello spazio, dall’elicotteristica all’aeronautica e ai comparti civili che vanno dall’energia alla produzione di autobus, promuovendo le eccellenze di Finmeccanica e mettendole al servizio del Paese.”

“La Fiom ritiene fondamentale produrre scelte di tenuta industriale e sociale, in controtendenza rispetto alle cause che hanno prodotto questa crisi globale. In quest'ottica, ritiene opportuno proporre a Finmeccanica la definizione di un protocollo di relazioni sindacali che, valorizzando il ruolo del Contratto nazionale e della contrattazione collettiva, anche con strumenti innovativi, sappia rispondere alle conseguenze della crisi che coinvolge la Holding.”

“Vogliamo migliorare la qualità del lavoro e la sua condizione a partire da Finmeccanica che deve ritrovare una condizione di trasparenza dopo il coinvolgimento nelle vicende giudiziarie. Anche per questo, ribadiamo che tutte le persone coinvolte dalle indagini debbano farsi da parte e collaborare con gli organi inquirenti.”


Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 12 dicembre 2011