COMUNICATO STAMPA
Siderurgia. Bardi (Fiom): “Con lo sciopero unitario indetto oggi a Piombino, tutta la città si è fermata in difesa della sua struttura industriale”
Vittorio Bardi, coordinatore nazionale siderurgia della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
“Sciopero oggi per lavorare domani”: con questo slogan, a Piombino (Livorno) - nell'ambito della giornata di lotta indetta unitariamente da Fim, Fiom, Uilm -, si sono fermati non solo le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici, edili, del commercio e di molte altre categorie; di fatto, si è fermata tutta la città. I negozi e molte attività erano chiusi. Cna, Confesercenti, Confcommercio, Unicoop Tirreno hanno aderito. Gli studenti erano presenti in massa a un corteo di almeno 5.000 persone.”
“Quella di oggi è stata una manifestazione che ha eguagliato quelle di altri tempi, con una città mobilitata per la difesa e la qualificazione del polo siderurgico, che significa Lucchini/Severstal, Magona di Arcelor-Mittal, Tenaris-Dalmine, ma anche tante piccole e medie aziende degli appalti e dei servizi che rischiano di veder messa in discussione la propria attività per il mancato pagamento dei crediti loro dovuti.”
“Per difendere tutti i posti di lavoro, sia quelli delle aziende più strutturate che quelli dell’indotto, con contratti stabili o precari, una delle rivendicazioni oggi ribadite è stata proprio quella di stabilizzare i contratti a termine affinché, in caso di necessità, possano anch’essi usufruire degli ammortizzatori sociali.”
“L’importanza della siderurgia nell’economia del territorio piombinese e della Toscana è evidente ed è stata testimoniata, oggi, anche dalla presenza di una delegazione della Beltrame di San Giovanni Valdarno (Firenze), un'azienda che ha recentemente annunciato di voler chiudere il sito licenziando i suoi 80 dipendenti.”
“Il caso di Piombino è emblematico per tutta la siderurgia italiana. Come abbiamo affermato nella recente assemblea Fiom dei delegati delle imprese siderurgiche, è necessario aprire un confronto nazionale che, in collegamento col necessario livello europeo, metta finalmente in atto una politica industriale per la qualificazione di uno dei settori portanti della nostra struttura produttiva.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 15 novembre 2011