COMUNICATO STAMPA

   

Fincantieri. Pagano (Fiom): “Oggi 4 ore di sciopero unitario a Sestri Ponente per una nuova convocazione del tavolo nazionale. No ai tentativi della Direzione di dividere i cantieri”

Alessandro Pagano, coordinatore nazionale Fiom-Cgil per la cantieristica navale, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.


“I lavoratori della Fincantieri di Sestri Ponente (Genova) sono scesi oggi in sciopero per 4 ore, formando un corteo che ha attraversato le vie cittadine. Con questa iniziativa, promossa unitariamente da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil di Genova, insieme alle Rsu dello stabilimento, si è riavviata la mobilitazione a sostegno della richiesta di convocazione del tavolo nazionale su Fincantieri; tavolo che non si è più riunito dopo il 3 giugno scorso, nonostante le numerose sollecitazioni avanzate in tal senso dalle Organizzazioni sindacali nazionali.”

“Cosi come è avvenuto nel corso dell'iniziativa svoltasi ad Ancona martedì 27 settembre, con 400 lavoratori di Fincantieri che hanno raggiunto la sede del Consiglio regionale, i lavoratori di Sestri Ponente hanno anche espresso la loro condanna nei confronti delle iniziative della Direzione di Fincantieri; iniziative con le quali la stessa sta riproponendo, cantiere per cantiere, il piano di tagli e chiusure che, grazie alle lotte, è stato ritirato il 3 giugno.”

“In particolare, tali iniziative si sono concretizzate nel corso dei confronti locali sull'efficienza dei cantieri di Monfalcone (Gorizia) e Ancona. Nel primo cantiere sono stati annunciati 300 esuberi, mentre ad Ancona sarebbero 180 i lavoratori da estromettere dal ciclo produttivo.”

“Come Fiom nazionale, respingiamo questo atteggiamento ritenendo che, di fatto, Fincantieri si stia sottraendo agli impegni assunti il 3 giugno - al ministero dello Sviluppo Economico - con il Governo, i sindacati e le Istituzioni locali e stia provando, attraverso la divisione dei lavoratori, a far passare quel piano che gli stessi, in maniera compatta, avevano respinto costringendo l'Azienda a ritirarlo.”

“Pertanto, la situazione rende sempre più necessaria la convocazione urgente del tavolo nazionale da parte del Governo. In quella sede si dovrà affrontare in maniera adeguata questa vertenza e garantire risposte relative alle prospettive occupazionali di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori coinvolti, siano essi dipendenti di Fincantieri o delle ditte di appalto.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 28 settembre 2011